25 dicembre: “Gesù Bambino viene ad accendere il fuoco”


Oggi nella festa del Natale del Signore voglio sforzarmi tra parenti, pranzi, visite e tutto il resto di trovare un po’ di tempo per il Signore che viene. La Parola del Vangelo di oggi ha annunciato: “Il Verbo si è fatto carne” (Gv1,14). Il mio Dio si è fatto uomo per incontrarmi e conoscermi. E’ venuto da me. Sant’Alfonso dice che prima i nostri popoli adoravano gli elementi della natura, ma non conoscevano l’amore di Dio. Gesù con la sua vita, morte e resurrezione è venuto ad accendere il fuoco sulla terra per far conoscere a tutti che Dio è Padre di misericordia e ci ama, mi ama.

Nel cuore misericordioso di Gesù mi lascio bruciare dal fuoco del suo amore

Ascoltiamo Sant’ Alfonso:

Molti Cristiani sogliono in anticipo preparare nelle loro case il presepio, per rappresentare la nascita di Gesù Cristo; ma pochi son quelli che pensano a preparare i loro cuori, affinché possa nascervi in essi e riposarvi Gesù bambino. Tra questi pochi vogliamo essere anche noi, di modo che anche noi siamo resi degni di restare accesi da questo felice fuoco, che rende l'anime contente in questa terra e beate nel cielo.

Consideriamo che il Verbo Eterno proprio per questo fine, da Dio si fece uomo, per infiammarci del suo divino amore. Cerchiamo la luce da Gesù Cristo e dalla sua santissima Madre e cominciamo.

Oh se ti degnassi, mio Dio - diceva il profeta Isaia, quando non era ancora venuto sulla terra il Verbo Divino - di lasciare i cieli e scendere qui tra noi a farti uomo! Allora al vederti divenuto come uno di loro, si spianerebbero tutti gli ostacoli e tutte le difficoltà che ora gli uomini incontrano nell'osservare le tue leggi ed i tuoi consigli. A questa fiamma che tu accenderesti nei cuori umani, le anime più gelate arderebbero del vostro amore. Ed infatti dopo l'Incarnazione del Figlio di Dio, che bell'incendio d'amore divino s'è visto risplendere in tante anime amanti! È certo che dagli uomini è stato più amato Dio in un solo secolo, dopo che Gesù Cristo è stato con noi, che in tutti gli altri quaranta secoli antecedenti alla sua venuta. Quanti giovani, quanti nobili e anche quanti monarchi hanno lasciate le loro ricchezze, gli onori, ed anche i regni, per ritirarsi o in un deserto o in un chiostro, poveri e disprezzati, per amare meglio questo loro Salvatore! Quanti martiri sono andati giubilando e ridendo ai tormenti ed alla morte! Quante verginelle hanno rifiutate le nozze dei grandi per andare a morire per Gesù Cristo, e così rendere qualche contraccambio d'affetto ad un Dio che s'è degnato d'incarnarsi e di morire per loro amore!

Sì, tutto è vero, ma - veniamo ora alle lacrime - è succeduto lo stesso in tutti gli uomini? Han tutti cercato di corrispondere a questo grande amore di Gesù Cristo? La maggior parte invece l'hanno ripagato e lo ripagano d'ingratitudine! E tu, fratello mio, dimmi, come hai riconosciuto l'amore che ti ha portato il tuo Dio? L'hai ringraziato sempre? Hai considerato che cosa significa che un Dio si fa uomo per te, e per te muoia?

Voglio lasciarmi scuotere dalle parole di questo santo pastore mentre ascolto il canto Leone della tribù di Giuda

Chiedo allo spirito Santo di bruciare per Gesù e accendo una candela o un piccolo fuoco davanti al presepe

Ed ora ecco che Sant’Alfonso ci mostra il secondo cuore, il Cuore Immacolato di Maria:

Per ottenere più presto e più sicuramente questo dono del divino amore, ricorriamo alla prima amante di Dio; mi riferisco a Maria, sua Madre, che fu così infiammata d'amor divino, che i demoni - come dice S. Bonaventura - non osavano accostarsi per tentarla. E, soggiunge Riccardo, che anche i serafini potevano scendere dal cielo ad imparare dal cuore di Maria il modo d'amare Dio. E perché il cuore di Maria è stato tutto fuoco d'amore divino, dice S. Bonaventura, tutti coloro che amano questa divina madre, ed a lei si accostano, tutti ella gli accende dello stesso amore, e li rende simili a lei.

Davanti al fuoco mi consacro a Maria perché il mio cuore possa bruciare d’amore per Gesù come il suo.

Preghiera di Sant’Alfonso

Diciamo con S. Agostino, o Fuoco che sempre bruci, accendimi. O Verbo Incarnato,tu ti sei fatto uomo per accendere nei nostri cuori il divino amore, come è possibile che hai incontrato tanta irriconoscenza nei cuori degli uomini? Tu per farti amare da essi non hai risparmiato niente, sei arrivato sino a dare il sangue e la vita; e come mai poi gli uomini ti sono cosi ingrati? Forse non lo sanno? Si lo sanno, e lo credono, che per loro tu sei venuto dal cielo a vestirti di carne umana ed a caricarti delle nostre miserie; sanno che per amore loro hai condotto una vita di pene, ed hai abbracciato una morte ignominiosa; e quindi come vivono cosi dimenticandoti? Amano i parenti, amano gli amici, amano anche le bestie; se da quelle ricevono qualche segno d'affetto, cercano di ricompensarle e poi, solo con te, sono così disamorati e irriconoscenti? Ma oimè io accusando quest'ingrati, accuso me stesso che peggio degli altri ti ho trattato! Ma mi coraggio la tua bontà, la quale so che mi ha sopportato tanto,al punto di perdonarmi e di accendermi del tuo amore, purchè io voglia pentirmi e voglia amarti.

Sì, mio Dio, io voglio pentirmi e mi pento con tutta l'anima d'averti offeso; e voglio amarti con tutto il cuore. Vedo già, mio Redentore, che il mio cuore non meriterebbe più d'essere da te accettato, poiché ha lasciato te per amore delle creature; ma vedo che tu ciò nonostante mi accogli; ed io con tutta la mia volontà ti consacro e dono il mio cuore. Dunque infiammalo tutto tu del tuo santo amore, e fa che da oggi in poi non ami altro che te, bontà infinita, degna d'un infinito amore. Ti amo, Gesù mio, ti amo, sommo bene, ti amo, unico amore dell'anima mia.

O Maria madre mia, tu che sei la madre del bell'amore, chiedi per me questa grazia di amare il mio Dio; da te la spero. Amen

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