15 dicembre: un Dio simpaticamente strano...

Solo una persona capace di un così grande sense of humor, come Padre Emiliano, è in grado di cogliere certi aspetti di Dio...


Voglio raccontare alcune guarigioni che mostrano il buonumore del nostro Dio. Nel 1984 stavo predicando un ritiro nella città di Monterey. Durante l’ Eucaristía era molto difficile distribuire la Comunione, perché i corridoi erano affollati. Aiutato dal servizio d’ordine, mi sono incamminato nella parte posteriore. Quando passavo in mezzo alla folla, alcune persone volevano toccarmi, altre mi chiedevano di dire una preghiera, ma in quel momento, io pensavo: “Ma se Gesù li può guarire, non serve che cerchino il Padre Emiliano…”

In mezzo a tanta gente vidi una signora che piangeva, portava un bambino piccolo in braccio. Il bimbo mi guardava con tenerezza. Io mi ricordai di quel paralitico della piscina di Betsata (Gv 5), che non poteva entrare nell’acqua miracolosa perché non aveva nessuno che lo aiutasse. Allora mi avvicinai al bambino e gli diedi un bacio . Quello sorrise e io continuai a distribuire la Comunione.Ordinariamente non do baci quando distribuisco la Comunione, ma in quel momento sentí il desiderio e lo feci…

Il giorno seguente la signora si mise davanti al microfono per parlare alla folla e disse: “Ieri al momento della Comunione, il Padre Emiliano è passato vicino a noi. Improvvisamente, si è fermato e ha dato un bacio al mio figlioletto che ha due anni ed era completamente sordo. Voglio dare gloria a Dio perché mio figlio da ieri ha cominciato a sentire. Dio lo ha guarito. Gloria al Suo nome!”.

A partire da questo momento mi si complicò la vita. Tutti mi chiedevano di essere baciati; ma io dicevo: “No, i baci sono esclusivamente per i bambini. Le signore chiedano al loro sposo di essere baciate”. Senza dubbio, la catechesi fu molto ben compresa. Io non guarisco nessuno. Il bacio, per quanto sia stato un grande segno d’amore, non era capace neppure di guarire dal mal di testa. Quello che è successo è che avevo Gesù tra le mani, ed è stato Gesù stesso che ha guarito questo bambino che era sordo.

Io sono semplicemente come l’asino che porta Gesù e stando sopra di esso Gesù guarisce i malati. La cosa più assurda sarebbe concentrarsi sull’asino e non su Colui che esso trasporta. Il giorno in cui diventiamo coscienti che siamo portatori di Cristo Gesù sarà il giorno in cui il nostro ministero sarà trasformato; allora non parleremo tanto di Gesù, ma lo lasceremo esprimere con tutto il suo potere.

Il modo di guarire di Gesù è tanto strano, che non posso omettere di raccontare ciò che è successo a Monte Maria, paese in cui ogni domenica si riuniscono più di 50,000 persone per la celebrazione dell’ Eucaristía, durante la quale il Padre Gilberto Gómez fa la preghiera per gli ammalati.

In una di queste celebrazioni, l’asta della bandiera del Vaticano cadde e colpì una persona già zoppa, facendola cadere a terra. Tutti si addolorarono vedendo quell’asta tanto grande e pesante che cadeva proprio su una persona malata. Con grande stupore di tutti, il malato si alzò da solo in piedi. Quell’asta gli aveva raddrizzato la colonna. Ancora oggi cammina normalmente. Le vie di Dio sono piene di buon umore. A volte Dios ci guarisce con un bacio, altre colpendoci con un asta.

Quando non si ricevono guarigioni

Mi da compassione, ma non sento che accade qualcosa. Insisto sul fatto che Gesù non ha mai detto che avrebbe guarito tutti i malati, ma che ci avrebbe dato segni per accompagnare l’evangelizzazione. Le guarigioni sono segni che accompagnano l’annuncio del Vangelo, ma non è necessario che tutti siano guariti, perché si creda nella Parola di Dio.

Commenti