...a tavola con Dio...

Vi ho già raccontato del mio grande amore per P. Francois Xavier Durrweell, per la sua teologia che io definisco carismatica.
Quando Padre Durrwell, nel suo libro "la Resurrezione di Gesù, mistero di salvezza", parla della Messa dice che è un sacrificio unico perchè Dio asseconda il profondo bisogno dell'essere umano di condividere un banchetto con la divinità. In quel banchetto Dio è cibo e commensale...
"Beati gli invitati al banchetto di nozze dell'agnello": è la frase con cui l'angelo ci apre le porte della Nuova Gerusalemme. Grazie a quell'agnello, vittima e sacerdote di uno Yom Kippur che dura sempre, è possibile per l'umanità fare un banchetto con Dio. Gli ebrei messianici affermano che questo banchetto è proprio la piena realizzazione della profezia contenuta nella festa di Yom Kippur.
Proprio grazie all'approfondimento di questi aspetti ci siamo resi conto sempre di più di quanto alcuni momenti della nostra vita quotidiana siano un'introduzione, una possibilità di incontro con Dio, un piccolo gesto di seduzione da parte sua in vista di quelle nozze che Gesù sta preparando.
Uno di questi è il momento del cibo, della tavola.
 Se per un attimo vi soffermate a pensare proprio al nostro quotidiano, vi renderete conto che il "mondo" fa di tutto per strappare dalle mani della famiglia questa occasione di incontro con Dio. La fretta porta a cucinare male e cose già pronte, non si sta più a tavola insieme, si mangia perchè si deve. I momenti di festa, di svago, di riposo prevedono che il cibo e la tavola siano vissuti in un ambiente estraneo, curato e preparato da altri...
Porteremo questa intuizione spirituale un pò in tutti gli ambiti di cui ci occupiamo, quindi, in ordine di inizio, giovedì 8 settembre, abbiamo cominciato con Ain Karim. 
Abbiamo voluto innanzitutto che le mamme sapessero che il nostro corpo è tempio di Dio ed in questo momento così importante della loro vita loro, proprio come ha detto San Paolo (1 Cor3,11-17), sono collaboratrici di Dio nella costruzione di questo tempio che il Signore stesso con la sua presenza vuole rendere santo.
Lo Spirito Santo ci ha suggerito 2 obiettivi concreti per comprendere questo: riscoprire la gioia della cucina e vivere il piacere di mangiare. 
Abbiamo preparato un ambiente stimolante in tutti i sensi per consentire alle mamme di "giocare" con il cibo. Come mostra anche la foto, ci siamo divertite a preparare il cibo con amore, soprattutto pensando al fatto che il cibo che si prepara è per le persone che amiamo e, nel loro caso in particolare, è per il piccolo che Dio, insieme con il loro aiuto, sta tessendo loro nel grembo.
Abbiamo imparato che...anche Dio vuole cucinare con noi...perchè la nostra programmazione mancava di alcuni elementi che credevamo importanti e, ad un certo punto, abbiamo dovuto metterci nelle Sue mani. In quel momento, abbiamo proprio compreso la sua presenza di Madre che prepara con noi con amore. Ci siamo accorti che le cose che ci mancavano hanno reso ancora più naturale e sperimentale il nostro laboratorio di cucina del cuore!!!
E poi la tavola...
E' stato un momento (anche per me) di riconciliazione con un modo di mangiare sano. In tantissimi casi, alle mamme i medici vietano alcuni alimenti e condimenti. Nella nostra sperimentazione culinaria, abbiamo provato a sostituire ciò che comunemente è vietato con qualcosa di sano. E' stato delizioso...
Custodire il tempio di Dio, il santuario che siamo noi, secondo me, è anche questo: molte volte ho visto il male entrare nella vita delle persone attraverso una ferita di amore che sfociava in un rapporto conflittuale con il cibo...
Torniamo, però alle delizie che Dio ha preparato per noi...
Quando penso ad Ain Karim o quando ne parlo, molto spesso lo vivo come qualcosa che appartiene al mio cuore. Non è così...
Giovedì, lo Spirito Santo mi ha insegnato che quando penso o parlo ad Ain Karim io mi sto nutrendo di quello che Dio prepara per me e che appartiene al suo Cuore. Guardando le foto, mi sono resa conto che non ci sono le nostre immagini profetiche...non ne avevamo bisogno perchè le stavamo vivendo. Eravamo nel grembo di Maria, segno del grembo di Dio, ed eravamo allattati al suo petto...
Grazie Signore!!! Grazie per le tue tenerezze! Grazie per il tuo grembo e il tuo seno e grazie per la vocazione di Maria grembo e seno dell'umanità!"



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