Dalla Pasqua in poi, comincia per noi un tempo di ascolto e di nuova intimità con Gesù e lo Spirito Santo, che ci conduce a poco a poco, verso la nuova programmazione pastorale, ma che anima anche in maniera intensa la nostra vita spirituale quotidiana.
Quest'anno, il Signore ci sta incantando per il suo modo di guidarci. Ci sta facendo scoprire meravigliosi tasselli che ci conducono in maniera sempre più profonda nell'unico luogo dove vogliamo abitare per sempre: il suo Cuore.
Ecco le nostre prime "intuizioni":
Quest'anno, il Signore ci sta incantando per il suo modo di guidarci. Ci sta facendo scoprire meravigliosi tasselli che ci conducono in maniera sempre più profonda nell'unico luogo dove vogliamo abitare per sempre: il suo Cuore.
Ecco le nostre prime "intuizioni":
- San Giovanni Paolo II, il santo di Fatima e della Divina Misericordia, insieme a S. Efrem, il santo della nostra amata Siria, ci dice queste parole:"Così la beata schiera di monaci
d’Oriente chiamati gli “insonni”, i “vigilanti”, proprio come gli angeli, parla
a noi oggi. Dalle Chiese siriache, dalle comunità della luce e dell’attesa, si
leva verso di noi la voce del fuoco e dello Spirito, che parlò un giorno in
Maria, che parla oggi nei sacramenti della Chiesa. È ancora Efrem che se ne fa
eco per noi: “Nel seno che ti portò tu sei Fuoco e Spirito,Fuoco e Spirito sono nel fiume in
cui fosti battezzato, Fuoco e Spirito sono pure nel nostro Battesimo e nel pane e nel calice sono Fuoco e Spirito” (S. Ephrem “Inno sulla fede”,
10).“Marana tha”, Signore speranza
del mondo, vieni!"
- Qualche giorno fa, inoltre, stavo leggendo un librettino sulla riparazione al Cuore di Gesù. Mi ha colpito il riferimento a una suora che non conoscevo Josefa Menendez. Mi sono documentata e ho trovato un'amica speciale! Josefa è un'altra apostola del Cuore Misericordioso che ha ricevuto delle stupende rivelazioni sulla misericordia. Sto leggendo il suo libro "Invito all'amore" e mi scopro spessissimo commossa dall'amore infuocato di Gesù. Anche in Josefa ritorna l'immagine del Cuore di Gesù come un abisso di fuoco che si comprende solo amando. Vi voglio condividere solo uno stralcetto di questo meraviglia, il resto lo trovate in rete: «Mentre stavo così conversando col mio Dio, Egli mi introdusse nella divina ferita del Suo Costato. Ho visto aprirsi la piccola apertura in cui non avevo potuto penetrare qualche giorno fa, e mi ha fatto capire la felicità che mi aspetta, se sarò fedele a tutte le grazie che mi ha preparato. «Non posso dire ciò che ho scorto: era come una voragine di fiamma in cui il mio cuore si consumava. Impossibile vedere il fondo di questo abisso, perché era immenso e pieno di luce. Mi trovavo talmente immersa in quel che vedevo da non poter né parlare; né domandare... La meditazione e una parte della S. Messa sono trascorse così, ma poco prima dell'Elevazione, i miei occhi, questi poveri occhi!... hanno visto Gesù, l'unico bene dell'anima mia, il mio Signore e Dio in
mezzo ad una grandissima fiamma. Non so ridire ciò che sia accaduto, perché non posso!... Vorrei però che il mondo intero conoscesse il segreto della felicità. Non consiste che nell'amare e nell'abbandonarsi: il resto lo fa Gesù.
- E poi c'è la voce del nostro Pietro, il mio amato Francesco, che, nella notte di Pasqua, prestando la sua voce allo Spirito Santo ci ha dato proprio questo mandato:...E’ da quella scintilla (la scintilla del nostro primo incontro con Gesù, il Vivente) che posso accendere il fuoco per l’oggi, per ogni giorno, e portare calore e luce ai miei fratelli e alle mie sorelle... E’ ritornare al primo amore, per ricevere il fuoco che Gesù ha acceso nel mondo, e portarlo a tutti, sino ai confini della terra.
Il tempo del Fuoco sta per avere inizio: Marana tha, vieni Signore Gesù!
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