La cronaca di questi ultimi tempi ci mette a conoscenza di tante notizie dolorose che ci fanno registrare un aumento dell'odio nel mondo in cui viviamo: l'aumento di una criminalità spietata, l'aggressività, verbale e non nei confronti del diverso e del più debole, la crescente persecuzione verso i cristiani.
Questo clima di odio non fa che moltiplicare l'odio e, anche chi non condivide questi atteggiamenti, comincia a diffidare di tutto e di tutti. La conseguenza di tutto ciò è che ognuno di noi si relaziona di meno con gli altri, è meno aperto, ci si barrica tutti dietro le poche sicurezze che questo tempo mutevolissimo tende a lasciarci.
Io ho sempre provato un fascino fortissimo per le il messaggio che la Madonna ha dato a Kibeho in Rwanda. Quel messaggio di preghiera e di cambiamento ha aiutato un popolo diviso dall'odio a cercare la riconciliazione e a vivere in maniera pacifica diventando esempio per altri popoli dell'Africa.
L'ho già scritto in questo blog, e ora lo ripeto, credo che, come ha detto la Madre del Verbo quello che ha annunciato a Kibeho come "terapia contro l'odio", valga per l'umanità intera.
A me piacerebbe, affrontare su questo blog, i grandi temi del messaggio spirituale di Kibeho, perchè tutti quelli che leggono possano guarire da tutte le ferite che la mancanza di amore causa a ciascuno di noi e che diventa sede di proliferazione dei semi di odio.
In questo mese di maggio, ho cominciato pregando il Rosario dei 7 dolori, che la Madre del Verbo ha chiesto di recitare, in aggiunta al Rosario tradizionale. Avevo già sperimentato in un momento personale di enorme mancanza d'amore il potere consolante e di guarigione di questo rosario e, anche in questo mese, lo sto offrendo a Maria che piange a causa dell'odio contro l'Amore.
La "terapia contro l'odio" che la Madre del Verbo ha fornito in Rwanda è stata di un'efficacia inaspettata, perchè nel 1994 lì, l'uomo ha perso completamente l'umanità.
Mi sono rimaste impresse a proposito del genocidio ruandese le parole di uno dei fotografi e artisti che più ammiro, Sebastião Salgado: "Quello che ho visto durante il genocidio ruandese mi ha fatto perdere la fede nell'uomo e nel mondo".
Eppure per quel popolo immerso nell'odio, la Madre del Verbo ha saputo ricreare spazi di conversione, di riconciliazione e di unità! Se lei stessa ha detto che il messaggio che portava in Rwanda era valido per l'umanità intera, credo che valga veramente la pena sperimentarlo.
Maranathà, vieni signore Gesù!
Questo clima di odio non fa che moltiplicare l'odio e, anche chi non condivide questi atteggiamenti, comincia a diffidare di tutto e di tutti. La conseguenza di tutto ciò è che ognuno di noi si relaziona di meno con gli altri, è meno aperto, ci si barrica tutti dietro le poche sicurezze che questo tempo mutevolissimo tende a lasciarci.
Io ho sempre provato un fascino fortissimo per le il messaggio che la Madonna ha dato a Kibeho in Rwanda. Quel messaggio di preghiera e di cambiamento ha aiutato un popolo diviso dall'odio a cercare la riconciliazione e a vivere in maniera pacifica diventando esempio per altri popoli dell'Africa.
L'ho già scritto in questo blog, e ora lo ripeto, credo che, come ha detto la Madre del Verbo quello che ha annunciato a Kibeho come "terapia contro l'odio", valga per l'umanità intera.
A me piacerebbe, affrontare su questo blog, i grandi temi del messaggio spirituale di Kibeho, perchè tutti quelli che leggono possano guarire da tutte le ferite che la mancanza di amore causa a ciascuno di noi e che diventa sede di proliferazione dei semi di odio.
In questo mese di maggio, ho cominciato pregando il Rosario dei 7 dolori, che la Madre del Verbo ha chiesto di recitare, in aggiunta al Rosario tradizionale. Avevo già sperimentato in un momento personale di enorme mancanza d'amore il potere consolante e di guarigione di questo rosario e, anche in questo mese, lo sto offrendo a Maria che piange a causa dell'odio contro l'Amore.
La "terapia contro l'odio" che la Madre del Verbo ha fornito in Rwanda è stata di un'efficacia inaspettata, perchè nel 1994 lì, l'uomo ha perso completamente l'umanità.
Mi sono rimaste impresse a proposito del genocidio ruandese le parole di uno dei fotografi e artisti che più ammiro, Sebastião Salgado: "Quello che ho visto durante il genocidio ruandese mi ha fatto perdere la fede nell'uomo e nel mondo".
Eppure per quel popolo immerso nell'odio, la Madre del Verbo ha saputo ricreare spazi di conversione, di riconciliazione e di unità! Se lei stessa ha detto che il messaggio che portava in Rwanda era valido per l'umanità intera, credo che valga veramente la pena sperimentarlo.
Maranathà, vieni signore Gesù!
Commenti
Posta un commento