Probabilmente un Salvatore non lo volevamo, ma è di un Salvatore che abbiamo bisogno!

"E'nato per voi un Salvatore, che è il Messia Signore" ci ha detto questa notte l'angelo. Forse come i farisei e i dottori della legge, il fatto che Dio salvi ci dà fastidio. Preferiamo le guarigioni, gli effetti speciali, i miracoli e i miracolisti, ma la salvezza... Questo 2020 ci ha insegnato che abbiamo bisogno di una salvezza che spunta così, nel buio della nostra notte, al di là delle nostre sicurezze. E ne avevamo tante! All'inizio dell'anno, un virus proveniente dalla Cina ha fatto tremare e piangere il mondo. Noi, io per prima, ci fidavamo della nostra medicina. "Qui non sarà così letale"- ci siamo detti. E invece, abbiamo visto che questo microorganismo ha fatto balbettare i nostri più grandi luminari. Dopo il lockdown, l'economia, altro gigante nelle cui braccia costantemente ci tuffiamo, sacrificando ogni cosa, traballa fortemente. Per quanto i soldi comprino molta salute, in questo caso, l'economia non ha retto e non reggerà così come è impostata. Con il lockdown inoltre abbiamo assistito ad un generale incattivirsi delle persone. La distanza fisica che ci ha imposto il virus ha fatto traballare le relazioni e ci ha fatto scoprire quanto, nel mondo iperconnesso, siamo soli. Aspettiamo che il vaccino ci faccia risollevare la testa, ma sappiamo che non sarà immediato nè facile il fatto che il covid19 smetta di fare morti.
Abbiamo bisogno di quell'Altro che cerchiamo spasmodicamente e rifiutiamo altrettanto spasmodicamente. In questo Avvento ci siamo fatti guidare dai bambini e da Maria, a Natale, invece, vogliamo guardare ai giovani. Essi sono l'emblema, della ricerca e di un rifiuto dell'Altro. Se da un lato si allontanano dalla religiosità tradizionale, dall'altra si aggrappano a tante nuove forme, a volte anche pericolose, di spiritismo e spiritualismo fai da te. Un pò siamo tutti così: in chiesa io vivo la religiosità, ma tendo a temere o, all'altro estremo, ad esagerare ciò che di spirituale c'è in me. E ora il Messia viene in questo mondo prostrato, viene come Bambino e ci dice che è Salvatore per noi. Sono ormai 2020 anni che non siamo pronti ad accoglierlo, ma, forse una sbirciatina in quel presepe ci conviene darla. Probabilmente, anzi,nella fede sicuramente, sarà meglio di tutte le certezze che abbiamo visto dileguarsi davanti ad un microrganismo. Isaia ci dice che il Messia "viene a salvarci": lasciamoci meravigliare da questa salvezza così fuori dalla nostra portata che un Dio Bambino ci viene a portare. Maranathà, vieni Signore!!!

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