"Validi testimoni...come Aquila e Priscilla"

Nel corso del messaggio inviato al Forum organizzato dal Dicastero per i laici, la famiglia e la vita "A che punto siamo con AMORIS LAETITIA?", il papa ha tirato di nuovo fuori due grandi testimoni che più volte ha voluto porre all'attenzione del popolo di Dio, Aquila e Priscilla, una coppia che guidava una chiesa. In diverse occasioni, sia papa Benedetto prima, sia papa Francesco poi, ci hanno parlato di questi due santi che nella prima chiesa di Gesù avevano moltissima considerazione. Paolo stesso scrive di loro più volte e lo fa anche Luca negli ATTI DEGLI APOSTOLI. La Bibbia ci dice che questi due personaggi,ovunque andassero per il loro lavoro o per le vicende della vita, facevano della loro casa una chiesa (1 Cor16,19). Per me, la luce che il papa getta su questi due santi ha un grande potenziale di rinnovamento per la chiesa. Cerco di chiarire questo concetto facendo riferimento all'ipotesi di culto che si è sviluppata intorno a questi due santi. Probabilmente, la Priscilla su cui il papa vuole attirare l'attenzione è una donna di cui le catacombe romane ci parlano in maniera meravigliosa. Una delle ipotesi sulla sua identità è che Priscilla, della gens Acilia (da cui Aquila, Aculasin greco) sia la proprietaria del terreno su cui sono state costruite le catacombe che prendono il suo nome. Si trovano a Roma sulla via Salaria. Io mi sono innamorata di lei con un colpo di fulmine: ricordo che, durante un Angelus, il papa si è affacciato dalla finestra di S. Pietro mostrando questa immagine. Da allora, Priscilla è diventata una delle mie ispiratrici che, ancora, torna a parlarmi spesso.
Vi spiego subito perchè mi ha folgorato: il papa aveva tra le mani un'immagine su cui era dipinta una donna che indossa la dalmatica e con un tallit sulla testa! Per me quella immagine è la chiesa dell'unità e del rinnovamento a cui aspiro da sempre. Naturalmente, mi sono messa in macchina e sono andata a Roma. Dovevo trovare Priscilla! Così un freddissimo 30 dicembre di qualche anno fa sono stata nelle catacombe a lei dedicate che vi invito a visitare per lasciarvi parlare da lei nella comunione dei santi. Se mi metto a scrivere tutto quello che penso su quelle catacombe, c'è il rischio che questo post possa diventare un romanzo. La sola cosa su cui voglio scrivere è che in quelle catacombe, tra le scene meravigliose che sono dipinte c'è una lunetta che raffigura una donna in diverse scene della sua storia personale. C'è il suo matrimonio, c'è la nascita di suo figlio e c'è il suo ruolo di tramite tra cielo e terra.
A mio avviso, il papa che ci aveva già mostrato quella velata nella chiesa, è stato illuminato dallo Spirito Santo a mostrarci chi fosse. Per molti,una donna normale, proprio quella Priscilla della Bibbia, sposa di Aquila e mamma e guida di una chiesa. Nel libro dell'Apocalisse, Gesù rimprovera la chiesa di Efeso di aver abbandonato il primo amore. Penso che oggi, lo Spirito stia invitando la chiesa a guardare ai tempi del primo amore. Una chiesa in cui esisteva la comunione tra le diverse vocazioni e l'apertura ai carismi di tutti. Un segno di questo invito è nelle tante comunità di alleanza che sorgono dal rinnovamento carismatico e non solo! Esse cii dicono che l'Amore per mostrarsi al mondo ha bisogno di tutte le vocazioni e dei carismi di tutti i battezzati. Maranathà, vieni Signore!

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