Novembre 2021: la proposta di una Comunione d'amore tra l'altro mondo e questo

La sapienza dei popoli ha, da sempre, "al di là del bene e del male", attribuito al mese che ora comincia, la caratteristica di entrare in contatto con mondi altri, soprattutto con il mondo di coloro che amiamo e che non ci sono più. La chiesa, nel corso del tempo, ha introdotto un concetto meraviglioso, che per me è la chiave della vita e dell'amore cristiano, la COMUNIONE. In particolare, ha dato a questo tempo la possibilità "speciale" di essere "in comunione" con coloro che non ci sono più.
Mi affascina tanto, perchè la comunione non è solamente comunicazione. E'comunicazione d'amore in cui ci si scambiano atti di tenerezza, doni, cura. Il culto delle anime del Purgatorio ,qui a Napoli, è una delle forme più belle e intense di questa comunione d'amore. I vivi si prendono cura dei morti e i morti dei vivi, con una passione tipica del nostro popolo che investe tutti e cinque i sensi, il mondo onirico e la spiritualità. Da quasi due anni, il covid ci ha impedito di svolgere due funzioni fondamentali di questa nostra tipica comunione. I morti di covid, in particolare, coloro che sono morti prima che cominciasse la campagna vaccinale, non hanno potuto avere nessun tipo di tenerezza da parte di chi amavano. Sono morti soli. Quando penso alla frase che ho appena scritto, mi risuona nella mente una frase che la piccola Giacinta di Fatima ripeteva spessissimo: "Io morirò sola". Avevo sempre pensato che Giacinta, una bimba di 9 anni, si riferisse al fatto che la sua mamma non sarebbe stata con lei al momento della sua morte. Invece, la piccola santa di Fatima, malata di influenza spagnola, è morta sola, perchè in isolamento, una condizione che prima della pandemia era molto lontana dalla mia comprensione.
Tornando ai morti di covid, in alcuni casi, essi non sono entrati neppure in chiesa, ma la benedizione è avvenuta frettolosamente nei pressi dell'abitazione o al cimitero. Credo che questi morti, in questo mese, possano ricevere le cure spirituali che non hanno potuto ricevere. Dedichiamo il mese di novembre, che oggi comincia, alla preghiera per una persona,che conosciamo e che è morta sola. Creiamo, nella Messa e nella preghiera, una comunione d'amore che, al momento della morte questa persona non ha potuto ricevere. Affidiamo queste persone alla piccola Giacinta che è passata per questa terribile solitudine e saprà consolare e intercedere.
Penso che un altro atto di cura che lo Spirito Santo ci chiede in questo mese sia per le famiglie di chi è morto di covid. E'una condizione terribile dover elaborare un lutto per una persona che non si è vista morta. Ieri, il parroco ci diceva che la condizione per amare è ascoltare. Favoriamo momenti di ascolto per chi si porta dentro un dolore così difficile da eleborare. Piangiamo con chi piange, e, soprattutto, lasciamo che venga fuori il dolore, la rabbia, lo smarrimento. Il Vangelo delle Beatitudini ci spinge a realizzarne una: "Beati coloro che piangono perchè saranno consolati". Colui che consola puoi essere proprio tu, nella normalità delle tue giornate, fermandoti a creare comunione d'amore dove Gesù ti ha chiamato a stare. Maranathà, vieni Signore!

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