Siamo nell'Avvento: siete pronti a rischiare?

Quest'anno l'inizio dell'Avvento mette in luce, in maniera molto significativa, le persone di Maria e Giuseppe. Ecco come: Domenica 28 dicembre la chiesa entra nel tempo di Avvento. Le celebrazioni cominciano il 27 sera. Il 27 e il 28 novembre sono due date "mariane"importantissime: la prima è la festa della Madonna della Medaglia Miracolosa; la seconda è la festa di Maria Madre del Verbo, le ultime apparizioni approvate dalla chiesa. Proprio in questo tempo di Avvento, si concluderà l'anno che il Papa ha dedicato a S. Giuseppe in maniera particolare. La cultura ebraica mi ha insegnato che quando si celebra un anniversario, il Signore fa doni. Dio celebra con noi la vita o l'evento che stiamo ricordando. Credo che lo Spirito Santo voglia dirci delle cose con queste date di inizio avvento. Ora proverò ad elencarvele: 1. Come ill Padre e lo Spirito Santo
hanno deciso di affidare il destino terreno del Redentore dell'umanità a questi due giovani innamorati così oggi, stanno facendo lo stesso per l'intera umanità. Da Rue de Bac a Kibeho, forse ancora prima, Maria è venuta sulla terra per prendersi cura degli uomini. C'è un gesto significativo e profetico, tra Maria e Caterina Labourè,avvenuto proprio a Rue de Bac, che ha tanto da dirci: Caterina si appoggia sulle ginocchia della Vergine che le appare. A Fatima, a Knock, nella vita di tantissimi santi contemporanei e, soprattutto, in ciò che lo Spirito Santo ha ispirato ai papi da 150 anni a questa parte, rivediamo e riscopriamo Giuseppe di Nazaret. Un Giuseppe più reale, ripulito dalla sessuofobia che ancora tanti danni porta alla chiesa e che ora, finalmente, possiamo vedere nelle sue reali dimensioni di innamorato di Maria e del Messia. Questa ripulitura di Giuseppe ci mostra i genitori di Gesù innamorati e al servizio del Messia.
2.L'avvento è caratterizzato da una forza che lo Spirito Santo ha fatto abbondare in questi due giovani: il coraggio. Papa Francesco definisce, in Patris Corde, il coraggio di Giuseppe con un aggettivo: "coraggio creativo". Il coraggio creativo di Guseppe risplende nei Vangeli,ma ancora di più esso risplende in Maria. Per me, questo dono lo hanno entrambi e, mettendolo insieme, esso diventa segno della Potenza di Dio nella loro famiglia. Crescendo capisco quelle parole di Hawcking che diceva: "se Dio esiste gioca d'azzardo". E' un azzardo per noi, come per la società del tempo di Gesù, affrontare un viaggio in certe condizioni quando si è saputo di stare per diventare madri di un bambino così importante. E' un azzardo sposarsi con una che meno di un mese fa è stata messa incinta da Qualcun altro. E'un azzardo rischiare di mettersi in viaggio per salvare il Bambino da un persecutore e vivere in un posto senza niente. Nella logica di Dio,invece, quello non è azzardo, ma coraggio. Ed è il coraggio dei giovani innamorati, quello a cui siamo chiamati a convertirci. Un coraggio a cui Maria e Giuseppe hanno saputo rispondere con l'amore creativo. Un amore che sa mettersi completamente nelle mani di Dio, che, ogni volta, ricomincia da zero, un amore impregnato di Spirito Santo. Quando leggo il libro dell'Apocalisse, capitolo 21 al verso 8, si dice: "Ma per i vili e gl'increduli, gli abietti e gli omicidi, gl'immorali, i fattucchieri, gli idolàtri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo".
Resto sempre colpita che prima di tutti i peccati gravi ci sia la viltà, la mancanza di coraggio. Più stiamo andando avanti, più perdiamo il coraggio dei giovani innamorati... 3. Per quel poco che ho letto della realtà ebraica al tempo di Gesù, ho capito che Maria e Giuseppe hanno potuto aderire così intensamente alla missione per cui sono stati scelti, perchè desideravano altrettanto intensamente l'avvento del Messia. Lo desideravano con tale ardore da unire i loro desideri ai Suoi. Ieri, quando il vescovo Gaetano ha fatto questa domanda: "Voi desiderate che Gesù venga così intensamente come due innamorati si desiderano?". Mi sono venuti in mente proprio Maria e Giuseppe, due ragazzi di Nazaret che si sono talmente aperti all'amore per cui, ancora oggi, dopo più di 2000 anni, lo Spirito e la Sposa li scelgono per prendere con sè l'umanità e condurla al porto sicuro al di là delle battaglie sconvolgenti della storia. Uniamoci al desiderio intenso di Maria e Giuseppe e alla voce dello Spirito e della Sposa che gridano: "Maranathà, vieni Signore!"

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