Maria si riposa in Dio ed Egli la resuscita

In questi mesi estivi, ho letto diverse meditazioni, tra cui alcune molto interessanti, che invitavano al riposo. La spiritualità ebraico-cristiana a cui apparteniamo considera il riposo, un'azione sacra, l'elemento caratterizzante del sabato per gli ebrei. Da sempre, la comprensione di questo aspetto della vita spirituale è stata difficile. Il riposo si trova in posizione centrale rispetto a due grossi rischi: l'ozio e lo stress. Maria, che in questi giorni contempliamo Assunta in cielo, è, insieme a Gesù, un forte modello di riposo e può guarire la nostra "capacità di riposare".
In molte delle nostre chiese, una delle statue mariane più venerate, in questo periodo di meditazione dell'Assunzione, è proprio quella di Maria dormiente o Dormitio Mariae. La chiesa, attraverso il lavoro degli aritisti, ci mostra Maria nel suo ultimo atto di abbandono a cui segue la vittoria della resurrezione. E' molto significativa questa consequenzialità tra abbandono e risurrezione! Lo possiamo sperimentare nella preghiera. Tu ti metti nelle mani di Dio per qualcosa che ti terrorizza, che ti fa del male o che tenta di distruggeti e Dio non ti esaudisce semplicemente. Dio strafa! Nella Pasqua ebraica, quasi alla fine del rito si canta il "Dayenu", che significa "mi sarebbe bastato". E' un canto litanico di lodeper tutti i momenti in cui Dio ha meravigliato il popolo.
Maria ha fatto così, fino al suo ultimo respiro. Si è messa nelle mani di Dio e ha sperimentato la resurrezione. E' molto bella la tradizione bizantina, ormai diventata napoletana, per cui nella chiesa dell'Annunziata di Napoli, al termine della Messa dell'Assunta si distribuisce un mazzetto di basilico e rosmarino benedetto. Queste due piante aromatiche rappresentano una l'abbandono di Maria a Dio, l'altra la regalità. Il fatto di distribuirle intrecciate simboleggia proprio, a mio parere, l'intreccio della grazia e dell'abbandono. Che l'estate, il tempo di meraviglia per eccellenza, ci aiuti a guarire le ferite del nostro sguardo che non si meraviglia più e che la nostra amata Maria, Assunta in cielo in anima e corpo, ci aiuti a fidarci di Dio come ha fatto lei. Auguro a tutti voi un'estate ancora piena di riposo in Dio e di gloria del cielo! Maranathà, vieni Signore!

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