Maria addolorata, il miracolo dello Spirito Santo 2.0

Oggi, dopo aver esaltato i dolori del Figlio, la chiesa ci fa guardare a Maria che sta nel dolore. Questa caratteristica di Maria è una delle due che preferisco di più, l'altra è la carica profetica della sua persona. Maria, nel dolore, resta vicino a noi, anzi è proprio come noi. Dio non le ha risparmiato nessuno dei dolori umani e ci ha mostrato nei fatti come si comporta lo Spirito Santo.
Lo Spirito Santo, nella lingua ebraica, viene identificato con un nome femminile, Ruah. Questa sua "femminilità" risulta evidente in Maria che è ripiena, traboccante di questa persona della Trinità. Sotto la croce, come abbiamo letto nel Vangelo di oggi, lo Spirito Santo realizza un miracolo nuovo,ancora più scioccante per la nostra comprensione di un bambino che nasca da una vergine: all'apice del dolore, Maria diventa madre di Giovanni e, come la Sapienza della chiesa ci fa capire, di chiuque si sente di stare sotto la croce. Gesù, che vede come questo dolore stia aprendo il cuore e tutto l'essere di sua Madre, è il primo a contemplare, dalla croce, il parto che lo Spirito Santo opera in lei. Da Maria nascono di nuovo tutti coloro che stanno sotto la croce. Maria, questa è la sua umiltà, non fa niente di particolare. Semplicemente e coraggiosamente sta sotto la croce, immersa nel dolore più grande che un essere umano possa vivere, ma anche immersa nello Spirito Santo, la Ruah, Colei che fa nuove tutte le cose. Mi piace tanto questo atteggiamento!
Quando contemplo nelle persone il dolore di questa vita, mi convinco sempre di più che anche noi possiamo scegliere di rischiare di "stare sotto la croce", di restare immersi nel parto dell'umanità nuova che lo Spirito Santo sta facendo nel Sangue e nell'Acqua che escono dal cuore di Gesù. Dico sempre alle persone che vivono un dolore che spacca in due: "stiamo qui, stiamo in questo dolore, ascoltiamolo". Fa malissimo, ma è fecondo. Lo Spirito Santo che è sempre nel parto, accorre sotto la Croce, perchè è innamorata dell'Amato, non lo lascia solo. Sotto la croce di chiunque vede Lui, Gesù, l'Amato, e si mette a partorire nuova vita. Ciascuno di noi metta il suo dolore sotto la croce, vi assicuro che Maria, che conosce il dolore, non mancherà di prendersi cura di voi e la Ruah partorirà ancorà persone e cose nuove fino a che Dio non sarà tutto in tutti. Maranathà, vieni Signore!

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