II Fase del Sinodo sulla chiesa Universale: anche io voglio dire la mia

Il 2 ottobre, i 50 rappresentanti scelti per dare voce al popolo di Dio, si sono riuniti per affidare al Papa un documento-pista per la fase continentale del Sinodo sulla Chiesa Universale. Questo sinodo è molto particolare, perchè, la chiesa in cammino non discute su una situazione particolare, ma su se stessa. Quasi un anno fa, il Papa aveva consegnato alla chiesa tre comportamenti da attuare nel cammino: incontrare, ascoltare, discernere. Molte chiese locali, molte parrocchie si sono messe al lavoro in maniera seria e impegnativa per dare il proprio contributo e far sentire la propria voce nel cammino della chiesa universale. Io mi confronto con tanti sacerdoti e operatori ecclesiali e mi piace provocare un pò in loro il pensiero critico riguardo al cammino sinodale. Oggi lo voglio fare anche atraverso questo blog. Papa Francesco, nel video in cui lancia la sua intenzione di preghiera per questo mese, dice che il sinodo non è un sondaggio. Mi sembra un buon punto di partenza per la nostra riflessione critica! Chiesa aperta a tutti</b> non significa che stiamo facendo un'operazione di marketing aziendale per avere più gente nei nostri gruppi e nelle nostre assemblee. Io aggiungerei: non significa neppure stare lì a riflettere sempre! I verbi del sinodo ci sono stati affidati dallo Spirito Santo attraverso Francesco, perchè li applichiamo nella vita, non perchè ci facciamo dei bellissimi incontri.
Lo confesso: quando partecipo ai gruppi di ascolto nelle parrocchie mi annoio tremendamente! Sono tutti buoni, bravi, fanno tutti cose bellissime e, se proponi una cosa nuova, già la fanno!!! Poi, nei fatti, ognuno è immerso nelle sue solitudini e trascura quelle degli altri; tutti gli esperti di ascolto hanno parrocchiani, mariti, mogli, figli, amici, colleghi e altri che si lamentano perchè non sono ascoltati e nessuno si ferma più a capire "cosa sazia il suo cuore"(Cfr. Udienza del Papa 05/10/2022). Secondo me, (costa molto di più, lo so) bisogna cambiare prospettiva: io, come persona, nuda e libera dal mio ruolo ecclesiale, mi esercito sulle tre azioni del sinodo e, magari, cerco gli atteggiamenti sinodali nella Parola di Dio e mi metto in collaborazione con lo Spirito Santo. Se cambio io, cambia la chiesa! A me piace meditare, a questo proposito su una vicenda narrata da Marco (8,27-33), da Matteo (16,13-23) e da Luca (9,18-22). E' scritta in modo diverso da ciascuno, ma ogni parte ci mostra come si fa un sinodo! Innanzitutto, Marco ci dice che Gesù interroga i discepoli "per la strada": hanno assistito alla moltiplicazione dei pani, alle provocazioni dei farisei, alla guarigione del cieco, ora ripartono,ma Gesù li fa riflettere su come il mondo del tempo lo vede. Anche loro, come noi, sono tutti preparati e dicono cose belle, ma Gesù incalza. "E voi?" A quel punto, tutti zitti! Parla Pietro: (questa volta ripendiamo la citazione da Matteo) "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". Gesù subito spiega cosa è successo: "Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli". Anche qui un'indicazione: lasciamoci meravigliare dallo Spirito Santo. Per la religiosità dell'epoca, Pietro aveva appena detto un'eresia, ma non ha avuto paura di dare voce allo Spirito del Padre. Infine, succede una cosa, Gesù non aveva neppure finito di promettere a Pietro le chiavi del regno dei cieli, che lo rimprovera: "Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini! Siamo appena entrati nella conclusione di una perfetta dinamica sinodale: naturalmente, ciascuno di noi è eletto nel Battesimo, possiede lo Spirito, ma sbaglia! E deve rimettersi in ascolto!
Che questo passo così intenso del Vangelo ispiri il tempo di questo Sinodo sulla chiesa, perchè possiamo avere la stessa esperienza della chiesa degli inizi, che si esprime dicendo: "Abbiamo deciso lo Spirito Santo e noi..." (At.15,28) Maranathà, vieni Signore!

Commenti