Comincia l'ultima fase del sinodo sulla sinodalità: speriamo di poter davvero imparare a camminare insieme

Dal 4 al 29 ottobre, si terrà il primo dei due momenti conclusivi del sinodo sulla sinodalità. In assemblea ordinaria, i vescovi, inieme a molti altri invitati, saranno coinvolti per ascoltare lo Spirito Santo riguardo all'atteggiamento che caratterizza i cristiani da sempre: camminare insieme. Dal 2021, attraverso la fase locale e poi quella nazionale, la chiesa cattolica si interroga sul suo cammino nel mondo e sulla sua capacità di avvicinarsi, come il suo Maestro, a coloro che camminano per le strade. Già in post precedenti, ho voluto dire la mia riguardo al cammino che stiamo facendo con la chiesa cattolica. Oggi, mi piace soffermarmi su un aspetto importante, la preghiera. Sabato 30 settembre, si è svolta a Roma una veglia ecumenica con giovani di diverse confessioni cristiane che si sono riuniti in preghiera per "imparare a camminare insieme come popolo di Dio". Papa Francesco ha chiesto espressamente, che, durante questa veglia, fossero affidati al Signore i lavori dell'Assemblea del Sinodo sulla sinodalità. E' stato un momento di preghiera davvero bello, emozionante ed una tappa importante nel cammino di riconciliazione dei cristiani di diverse confessioni.
I leader religiosi cristiani erano lì, insieme, a pregare davanti al Crocifisso di S. Damiano. Più delle parole è stato eloquente, come ha sottolineato papa Francesco, il silenzio. Fare silenzio è il primo momento dell'ascolto. Sono proprio l'ascolto e il dialogo, i doni che papa Francesco ci invita a chiedere nel video della Rete mondiale di preghiera del Papa, che è stato proiettato all'inizio della veglia ecumenica. I leader cristiani hanno fatto silenzio per ascoltare Dio. Speriamo che sia quello che facciano coloro che sono impegnati in maniera più diretta e attiva in questo Sinodo. Facciamolo anche noi. Ascoltiamo in questo mese lo Spirito che grida in noi i suoi gemiti per essere trascinati da Lui dove vuole. Molti di noi, non parteciperanno mai ad un sinodo, nè saranno presi in considerazione dalle guide del nostro popolo cristiano, ma la preghiera ci aiuta ad essere dove non possiamo essere e ad ottenere da Dio l'impossibile. E' quello che abbiamo fatto nelle intercessioni e nella benedizione solenne di questa domenica, dove tutte le comunità locali hanno potuto unirsi in comunione con Roma per affidare allo Spirito Santo la totale direzione del cammino della chiesa, ancora una volta, come sempre. Continuiamo la nostra preghiera durante tutta la durata dell'Assemblea,affidando allo Spirito Santo, nella nostra preghiera personale, nei nostri gruppi, nelle nostre chiese, il processo sinodale. Speriamo che i tanti no, non ho voglia, non mi interessa, che sono nel cuore della chiesa possano diventare, parafrasando il Vangelo di questa domenica, degli impegni fattivi di lavoro nella vigna di Gesù al servizio dell'Amore.
E che il Signore ci liberi dai presenzialismi, dalle obbedienze di facciata, dai quei sì detti per accontentare e accontentarci che fannno tanto male all'amore tra noi e con Dio. Oggi più che mai, ti invochiamo: Maranathà, vieni Signore!

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