Meditazioni per la festa dell'Immacolata. Primo giorno: il valore di un "Sì"

Un motivo per cui siamo grati a Maria è proprio quel "sì"di cui parlo nel titolo di questo post. L'evangelista Luca ci racconta, perchè probabilmente lo ha sentito proprio da lei stessa che, dopo l'annuncio dell'angelo, Maria si mette a disposizione per la nascita del Messia: "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola". Prendete un attimo la Bibbia o il Vangelo tra le mani. Rileggete il passo, l'intero paragrafo dedicato all'Annuncio. A Maria non viene chiesto un permesso. Gabriele annuncia ciò che accadrà! E'Maria, l'intraprendente. Fa domande. Cerca di capire praticamente cosa deve fare per essere quella che dà alla luce il Messia. Poi decide di stare dentro a quel progetto, di fidarsi. E SIA! AVVENGA A ME LA PAROLA CHE ANNUNCI!
E'meraviglioso contemplare in Maria la motivazione a gettarsi in una cosa così potente! E' edificante vedere una ragazza così pronta a sognare e a scommettere su sogni ancora più grandi di quelli per cui lei stessa osava sperare. La donna che schiaccia la testa al serpente apre a Dio attraverso il suo corpo il sipario della storia umana e da qui comimcia la vittoria dell'uomo sull'angelo cattivo. Da quel giorno, la testa del serpente comincia ad essere schiacciata da una ragazza che si butta nei sogni irrealizzabili dell'Amore. Lasciamoci provocare da questa scena potentissima. Una ragazza che dimostra di avere la stoffa per tenere testa agli angeli ancora prima che il progetto di Dio si realizzi su di lei. Incontriamola oggi e ascoltiamo cosa suggerisce a noi questa ragazza con una tale vocazione di Madre che Dio stesso ha voluto provare a farsi Figlio! Chiediamoci ora cosa impariamo da lei. Come vogliamo che questa scena arricchisca la nostra vita. Maranathà, vieni Signore!

Commenti