Il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo!

















Martedì 7 luglio siamo partiti per Solofra. Lì avevamo programmato un ritiro per preparare i nostri cuori all'effusione che Silvana e Ciro dovranno ricevere a settembre e per prepararci al "Battesimo della fraternità" una celebrazione in cui daremo il nome e un volto al gruppo che, ormai da cinque anni, ci vede impegnati nel cammino spirituale.

Il titolo che leggete sopra è tratto dal libro della Genesi, in particolare dal brano del sogno di Giacobbe. E' la presa di coscienza da parte del patriarca che Dio si era manifestato a lui nel luogo che poi ribattezzerà "Betel". Al sopraggiungere della notte, egli si ferma, si addormenta e sogna Dio.


Anche noi siamo partiti con la notte nel cuore: ognuno di noi aveva avuto, fino all'ultimo momento, forti ripensamenti sul ritiro, ma abbiamo imparato da S. Ignazio che, nella desolazione non si prendono decisioni e abbiamo deciso di partire lo stesso.


Fin dal primo momento, una cosa ci ha colpito profondamente: la capacità di accoglienza dei frati che abitano il Convento di San Francesco di Solofra. L'ospitalità che ci è stata riservata è stata profonda e fraterna, abbiamo sentito la potenza d'amore della parola del ritorno del Re: "ero forestiero e mi avete ospitato".


In più ci siamo anche sentiti accuditi: il nostro giovane gruppo, forse per la prima volta al di fuori della nostra parrocchia, veniva preso sul serio da dei frati ricchi dell'esperienza secolare della vocazione francescana.

Padre Angelo, Padre Giampiero, Padre Gianluca (li vedete così nella foto partendo da sinistra; quello in fondo a sinistra è P. Raffaele), questi i loro nomi, ci hanno ascoltato, ci hanno aiutato a fare discernimento, ci hanno illuminato col loro carisma e la loro profonda umiltà.







...Ma non immaginateli troppo lontani e asceti!



Come gli angeli della scala di Giacobbe salivano e scendevano dal cospetto di Dio così abbiamo visto i frati con le ginocchia piegate in profondo dialogo con Dio, ma anche come dei ragazzi simpaticissimi che sanno far ridere di cuore. Il momento del pasto è stato sempre divertententissimo per la giovialità dei frati, anche quando a tavola con noi erano seduti il Provinciale e il segretario dell'ordine francescano della Campania!

Ogni giorno del ritiro è stato una grazia, anzi ogni momento anche la più piccola condivisione è stato per noi un momento sacro in cui lo Spirito Santo parlava e ci confermava. Dalle lodi alla Messa del mattino fino alla sera dopo cena, sentivamo continue sollecitazioni che ci spingevano, in maniera sempre più forte a seguire Gesù.




Un momento davvero particolare è stata l'adorazione di venerdì sera in cui abbiamo vissuto un momento di preghiera speciale grazie anche a Padre Angelo che con la sua chitarra ha animato il canto. Abbiamo sentito che il Sangue e l'Acqua effusi dal Cuore di Gesù scendevano soprattutto sulle persone che, nel momento di intercessione, abbiamo presentato davanti al Signore.




Un ultima cosa: abbiamo festeggiato sempre venerdì l'onomastico di Silvana. La vedete qui con 5 frati e il primicerio della Collegiata di Solofra...

Credo che una foto del genere sia abbastanza rara. A proposito ognuno augurava una benedizione al suo bambino: i frati hanno detto che in questa foto ci sono 6 frati uno è nel grembo di sua mamma...ma questo lo riveleremo al bambino solo se la profezia si avvererà, per non influenzarlo.

Di una cosa però siamo certi del progetto di santità di Dio per una persona fin dal concepimento: "Fin dal grembo materno il Signore mi ha chiamato".


Continuerei all'infinito ma devo fermarmi...


Una sola cosa: per l'anno sacerdotale, avevamo sentito di adottare ognuno un sacerdote nella preghiera. Abbiamo pensato di adottare i frati di Solofra, perchè il Signore li mantenga sempre così umili e freschi davanti a Lui e li faccia crescere nella santità come ha fatto fino ad oggi.


Grazie ai frati francescani di Solofra!!!

Che Dio vi benedica!

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