"Il mio angelo camminerà alla tua testa"

Quando mi sento una nullità, durante le giornate di lavoro e di lotta, mi ripeto la frase della Parola di Dio che vedete nel titolo (Es.23,20). Essa rinsalda un pò la mia autostima e mi consente di ricontattare l'esperienza che, facilmente smarrisco, di essere figlia amata.
Il Padre Misericordioso, fin dal mio concepimento, ha messo un angelo accanto a me, perchè io
possa raggiungere il luogo del mio riposo, il Paradiso. E' un dono di amore gratuito, un segno di predilezione.
Io penso, però che l'amore tra noi e gli angeli e, soprattutto degli angeli per noi, aumenti con il Battesimo: quando,
cioè, essi vedono che noi, da creature, per il Sangue e
l'Acqua del Costato di Gesù, diveniamo Figli, immagine di quel Figlio che il terzo testimone, lo Spirito Santo, farà crescere in noi di gloria in gloria quanto più ne saremo rivestiti durante la nostra vita
terrena.
E' la potenza dello Spirito che crea in maniera sempre più profonda la comunione dei santi e che ci permette di amare l'eternità che ancora non conosciamo.

Oggi, in questo giorno santo in cui Gesù ha dato la vita
per noi, ci riuni
amo a pregare davanti alla Scala di Giacobbe, la croce. Lì vogliamo, come il profeta Ezechiele, contemplare la manifestazione della gloria di Dio, lì sappiamo di incontrare gli angeli che contemplano il suo volto e, per la sua potenza, vogliamo segnare sulla nostra fronte il segno della salvezza, come in Ezechiele 9, gli israeliti hanno segnato la loro fronte con un tau e sono stati liberati dalle conseguenze del peccato.
Vogliamo oggi, come Giacobbe, poggiare la nostra testa su quel legno duro, perchè il cielo si apra su di noi e ci mostri la Potenza del suo Amore; vogliamo entrare nella luce con tutto noi stessi per avere speranza nella lotta.

Quando si parla di "tau" viene in mente Francesco e
quando si parla di angeli viene in mente San Pio che aveva un rapporto davvero intimo con gli angeli... questi due santi mi fanno ricordare la meravigliosa esperienza spirituale che quest'estate abbiamo vissuto a Solofra.
Lì ho già detto che i frati come gli angeli salivano e scendevano dalla contemplazione ai lavori più umili.
...Oggi, però, giorno in cui ricordiamo i santi angeli custodi, vogliamo ricordare in maniera speciale nella preghiera il nostro padrino Padre Angelo (che rappresenta un pò l'angelo custode). Chiediamo a Gesù di imprimersi nella sua persona attraverso lo Spirito Santo e di realizzare la sua gloria in Lui come ha desiderato fin dai tempi del suo concepimento!

E' buffo, ma anche rincuorante che il Padre e il Padrino
della fraternità abbiamo nomi di angeli: questo ci fa sentire protetti nel visibile e nell'invisibile...

Auguri
Padre Angelo!!!

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