21 dicembre: “Eccolo, viene!”


Oggi la liturgia ci propone di focalizzare l’attenzione su due donne in attesa della “venuta” dell’amato. Una è la sposa del Cantico, l’altra è Elisabetta. Entrambe avvertono la presenza dell’amato e ricevono la particolare grazia di incontrarlo profondamente anche quando non lo possono vedere e toccare sensibilmente. E’ come se queste due donne, oltre ai sensi naturali, avessero ben in funzione una sensualità spirituale che apre la porta all’Amato.

Salire: “Alleniamo i sensi spirituali”

Nel nostro momento di silenzio e preghiera quotidiano vogliamo entrare attraverso lo Spirito Santo in un contatto profondo con la Parola del Signore. Chiediamo a Lui di infiammare i nostri sensi spirituali per poter accogliere la Sua Parola in maniera più profonda in questo giorno.

Poi sottolineiamo sulla Bibbia, sia nel testo del Cantico 2,8-14 sia nel testo di Luca 1, 39-45 tutti i passi che ci spingono a sentire la visita di Dio nella nostra vita. Per ogni verso sottolineato interroghiamoci su come noi vediamo, ascoltiamo, tocchiamo … ecc. con i nostri sensi spirituali.

Ora chiediamo a Gesù di poterlo sentire, vedere, toccare…in particolare col senso spirituale che usiamo di meno.

Scendere: Prepararsi alla venuta

Oggi con ogni mio senso fisico voglio preparare la venuta dello Sposo per indicare in maniera concreta che io sono qui in questo mondo per aspettarlo.

Con il gusto lo aspetterò …

Con l’olfatto lo aspetterò …

Con il tatto lo aspetterò …

Con l’udito lo aspetterò …

Con la vista lo aspetterò …

Commenti