Stesi il lembo del mio mantello su di te (Ez16,8)





La preghiera e l'approfondimento del ministero della danza mi hanno fatto prendere consapevolezza di un'azione potente di Dio nei confronti del suo popolo che è quella di avvolgerlo, di rivestirlo, di ricoprirlo.Sia durante la settimana di preparazione dei cresimandi sia durante la festa di Sukkot, avevamo sperimentato la potenza di accompagnare col segno del manto che ricopre i fedeli la preghiera di invocazione allo Spirito Santo. Avevamo, inoltre, letto e visto in coreografie di altri danzatori quanto efficace fosse questa esperienza, ma oggi abbiamo raggiunto e sperimentato una nuova consapevolezza rispetto
a questo strumento. Gli strumenti di chi danza servono, infatti, a far vedere Dio con gli occhi del cuore e il manto ci fa vedere e anche sentire sulla pelle il contatto con Dio che,come il Padre Misericordioso, ancora, nella sua misericordia ci corre incontro, ci abbraccia e ci bacia.
Nel passo del profeta Ezechiele che ho usato come titolo, come in
moltissimi passi da Genesi ad Apocalisse, la Parola di Dio è piena di riferimenti all'amore di Dio per il suo popolo come ad un'amore sponsale. Sono sicura nella fede, che
questa metafora non è casuale e non è esclusivamente un metafora, perchè Gesù stesso parla di sè come dello Sposo.
Il matrimonio, pertanto, è un sacramento che è chiamato ad essere immagine e segno dell'amore tra lo Sposo e la Sposa nella Gerusalemme celeste, un mistero grande! Ho letto che, nel matrimonio ebraico, la cerimonia si svolge all'interno di un baldacchino, la chuppa, che simboleggia proprio il rivestimento di Dio sulla coppia, la provvisorietà dell'amore umano e, per i fratelli messianici in particolare, simboleggia il sangue dell'agnello nel quale siamo immersi per la nostra salvezza.
Gli eventi della mia vita personale e professionale mi fanno capire
che esiste un vero e proprio accanimento da parte delle forze
del male nei confronti dell'amore tra l'uomo e la donna. Le coppie oggi sono sole, senza preghiera e senza Gesù. Fiumi di odio si sviluppano tra le persone, nelle famiglie e purtroppo, tra le generazioni.
Quando le coppie si fanno accompagnare da noi nel percorso prematrimoniale, matrimoniale o di guarigione del matrimonio, succede spesso che preghiamo per loro mettendoli sotto un manto.
Oggi, però, nella festa liturgica del matrimonio di
Maria e Giuseppe, abbiamo voluto farlo per tutti gli sposi presenti a Messa. Il matrimonio di Giuseppe e Maria, come i nostri matrimoni, ha dovuto subire tante prove, il loro amore è stato ed è più volte
messo in discussione, a tal punto che, come dice uno studioso di S. Giuseppe, si fa difficoltà a definire Maria sposa di Giuseppe; difficoltà, peraltro che l'angelo, apparso in sogno a Giuseppe, non
ha avuto (Lc,1,20)...
Abbiamo allora, con semplici passi di danza, voluto mettere sotto la chuppa che, in questo giorno ha avvolto i
santi sposi, tutti gli sposi
presenti a Messa. Due scene hanno riscaldato i nostri cuori (e anche i nostri corpi,
con i piedi scalzi sul pavimento gelido della nostra parrocchia!): la prima è stata vedere la commozione degli sposi presenti che si sono sciolti in lacrime
durante questo bellissimo momento; la seconda è stato poter poggiare il manto di protezione poggiandolo direttamente sulle loro teste. Per ciascuna di noi è stata un'esperienza fortissima che è venuta fuori spontaneamente mentre danzavamo durante il canto.



Voglio continuare a riflettere sul matrimonio in questo blog, ma voglio ora chiudere questo post dicendo con forza: "Non abbiate paura di chiedere aiuto!"
Il nostro ritiro parrocchiale di oggi aveva come tema il combattimento spirituale di Israele contro Amalek. Sappiamo bene che, spesso nella vita di coppia, bisogna lottare, ma, la fraternità vi garantisce che ci saranno dei Mosè, Aronne e Cur che pregheranno perchè la vostra lotta possa essere vittoriosa nel nome potente di Gesù, lo Sposo!

Non esitate a chiederci preghiere anche attraverso il blog!
I Santi Sposi dal cielo ci portino la benedizione del Signore...

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