E' venuto a darci olio di letizia!






Mercoledì santo nella nostra cattedrale di Napoli, il cardinale Crescenzio ci aveva fatto ardere il cuore aprendoci gli occhi sul potere di liberazione del sacerdozio di Gesù. Egli, l'unto, era lì per portare a tutti noi l'olio di letizia.
Il giorno dopo, in occasione della messa crismale, papa Benedetto ha dedicato tutta la sua omelia all'elemento dell'olio. Il frutto della terra e delle mani dell'uomo che il Signore ha scelto per farci "sentire, vedere, toccare, sperimentare la potenza dello Spirito Santo"...
In preghiera, insieme al ministero di guarigione, ci siamo ricordati che, all'inizio di quest'anno pastorale, quando Gesù ci aveva donato la Parola in cui Giacobbe unge la pietra su cui ha dormito e sognato, avevamo sentito forte (e lo abbiamo anche scritto nel programma), che volevamo ancora di più valorizzare il segno dell'olio per comprendere sempre meglio la potenza dello Spirito Santo.
Ieri è stato il momento...
Nei venerdì del tempo Pasquale esponiamo solennemente l'immagine di Gesù che S. Faustina ha ricevuto in visione. Per tutto questo periodo preghiamo per le intenzioni che Gesù le ha dettato nella Novena.
Il secondo venerdì dopo Pasqua, immergiamo nel Cuore Misericordioso di Gesù i sacerdoti e i religiosi e lo abbiamo voluto fare nel segno dell'olio.
Già all'ingresso, su delle piccole scale (simbolo sempre del sogno di Giacobbe), vi erano dei rami d'ulivo con dei cestini per le intenzioni nei quali ognuno poteva mettere il nome del sacerdote o del religioso per cui pregava. Era il primo segno e gesto della riconciliazione con Gesù e con il Padre nell'acqua e nello Spirito Santo.
Dopo il tempo di preghiera carismatica abbiamo fatto tre unzioni nell'olio: abbiamo versato l'olio sulla fronte di ognuno per vivere la speciale elezione che Dio ha su di noi e, contemporaneamente, per la persona che portavamo nella preghiera. Abbiamo fatto poi una croce con l'olio sul polso, perchè lo Spirito Santo ci facesse sentire la mano del Buon Samaritano che versa olio e vino sulle ferite che ci portiamo dentro. Infine, abbiamo immerso entrambe le mani in una bacinella piena di olio, mirra e profumo per essere consacrati al Padre nell'unzione dello Spirito Santo proprio come Gesù che il Padre ha unto in modo speciale.
Sento forte la voglia di condividere con voi la bellezza di questa esperienza di unzione. A volte ho la sensazione che tutti gli abbracci e le carezze che ricevo non arrivino dentro di me, nel profondo. Quando ieri Silvana ha versato l'olio sulla mia fronte e quella goccia scendeva sulla pelle del mio viso, avevo l'impressione che la carezza di Dio arrivasse dove fino ad oggi nessuno è mai arrivato, in tutta la profondità del mio essere. Inoltre, l'immersione nell'olio mi ha fatto riflettere su cosa significhi essere unti. L'olio avvolge in una maniera particolare, dà alla pelle un turgore nuovo, penetra ovunque...ho immaginato che è così che lo Spirito vuole fare in me e in ciascuno di noi...
Ungici, Signore, perchè la tua sposa sia pronta per l'incontro con te. Vieni Spirito Santo!


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