1 dicembre: Aprite gli occhi


Mi colpisce molto la parola profetica che Gesù dona al gruppo carismatico di Padre Emiliano: APRITE GLI OCCHI. Facciamolo anche noi in questo giorno...

La gente veniva in gran numero. Tutti cantavano con gioia e lodavano Dio spontaneamente. A causa delle guarigioni prodigiose tutti esplodevano di gioia e raccontavano a tutti quello che succedeva in parrocchia. A causa di questi incontri di preghiera tanto belli e gioiosi alcuni sacerdoti cominciarono a dire in tono sarcastico:

— Il padre Emiliano è guarito dalla tubercolosi ma si è ammalato di testa.

Perché pregavo in lingue e credevo nel potere di Gesù che guarisce, affermavano che ero diventato pazzo.

Il Signore ci disse in una profezia:

"Io lavoro nella pace. Vi do la mia pace. Siate messaggeri di pace. Sto cominciando ad effondere il mio Spirito su di voi. E’ un fuoco divoratore che invaderà l’intera città. Aprite gli occhi. Poiché vedrete segni e prodigi che molti desiderarono vedere e non videro. Io lo dico e io lo faccio".

Stavamo davanti all’opera del Signore. Di questo eravamo sicuri. I miracoli continuarono così numerosi da non poterli contare: coppie che convivevano si sposarono, i giovani furono liberati dalla droga e dall’alcol.

Era lapesca miracolosa: dopo che avevamo passato tanto tempo a gettare le reti, ora il Signore le stava riempiendo così tanto che non potevamo immaginare;sembrava che la barca affondasse (Lc 5,7).

Gesù stava liberando il suo popolo dalle catene della schiavitù. I giovani che non venivano in chiesa e che non avevano fede cominciarono a incontrare e proclamare che Gesù era il loro liberatore.


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