Con gli occhi di risorti...





La nostra piccola comunione di preghiera ha deciso, per quest'anno, di vivere la preparazione alla Pasqua con un tono diverso da quello che solitamente accompagna la Quaresima. Mi riferisco al clima mesto, severo, austero di vivere e di celebrare di molti cristiani non solo in questo periodo dell'anno.
La quaresima, invece, per i cristiani è un tempo di preparazione alla vittoria della Pasqua: è un cammino per andare incontro al Risorto, Gesù vivo e non per fare lutto.
La preparazione alla Pasqua di Gesù che stiamo facendo noi consiste nell'illuminare, alla luce dello Spirito del Risorto, tutti gli eventi della nostra salvezza.

Abbiamo compiuto un cammino a ritroso: mentre la volta precedente abbiamo meditato sulla potenza della resurrezione, questa volta abbiamo voluto soffermarci sulla croce, sulla trafittura d'amore dei Due Cuori e sulla persona di Maria sotto la croce.
Lo Spirito Santo ci ha fatto vedere che, in quel momento di grande buio, la potenza della misericordia di Dio operava meraviglie. Il dono di amore del crocifisso stava facendo germogliare la rinascita, il Cuore di Gesù veniva aperto, come nella festa dello Yom Kippur si apre la Parola, cioè come una porta che consente di entrare in cielo;

in quel momento, infatti, quel Cuore, il Cuore del Messia, diviene la porta del Paradiso che si riapre per gli uomini; Maria diviene Madre di Misericordia, perchè partecipa al rahamim di Dio. Una nuova generazione viene al mondo per il cielo, la generazione dei figli della Resurrezione! E, infine, a lei viene dato un cuore nuovo: proprio come il Signore aveva promesso. Il padre le circoncide il cuore per donarle un cuore nuovo proprio come cuore nuovo sarà quello del Risorto...
La croce non brilla, non è esaltante, anzi
potremmo definirla una realtà fortemente impressionante, ma ieri per noi è diventata potenza...
Siamo rimasti lì a Gerusalemme del cuore a seguire il travaglio della creazione intera davanti a quella misericordia rigenerante...
Una parentesi divertente: ci siamo soffermati a pregare così intensamente che non ci siamo accorti che i bambini del catechismo erano entrati in cappella e una nostra amica aveva anche aperto la porta! Eravamo sotto la croce con uno sguardo nuovo proveniente dallo Spirito Santo!
L'incontro di ieri ci ha fatto capire come si può resistere sotto la croce e che, nei momenti di grande lotta, si ha bisogno di un'arca che protegga la nostra alleanza con Dio. E' il grembo di Dio che ci custodisce.
Maria è diventata sotto la croce un'arca per la generazione a cui lo Spirito Santo vuole dare vita nella Resurrezione di Gesù.
Noi, attraverso la consacrazione
al Cuore Immacolato che Dio Padre le ha regalato, vogliamo essere quella stirpe eletta!
Tutti possono farne parte: Alfonso dice che il suo grembo è sempre accogliente(non rifiuterà di portarti in sè) ed è sempre pronto a partorire...
Buon cammino dal grembo di Maria immagine di quello del Misericordioso!!!


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