Un euforico Amore...


Per questo mese di maggio ho sentito forte di esplorare la relazione tra Maria, la madre di Gesù e le altre confessioni cristiane. Ho fatto scoperte sorprendenti...
Innanzitutto, mi sono imbattuta in una
pluralità di riti che esprimono la fede particolare e antichissima di alcune popolazioni. E' stato come viaggiare in posti lontani, accedere a linguaggi oscuri, entrare in contatto con modi altri di vivere la fede. Ho scoperto l'esistenza di
tantissime preghiere a Maria che sembrano commenti alle icone come l'"Inno alla Madre della Misericordia"di Romano il Melode della tradizione bizantina o il "Patto di Misericordia" della tradizione copta.
Merito di questa nuova visione è anche uno splendido libretto dell'arcivescovo Rowan Williams, primate della chiesa inglese. Il libretto si intitola "Ponder these things-Praying with the icons of the Virgin". Purtroppo non esiste in lingua italiana, io ho dovuto comprarlo in lingua originale.
Queste scoperte che mi hanno portato tanto lontano ad un certo punto mi hanno consentito di vedere il mio mondo e la mia relazione con Maria in un modo completamente nuovo.
In questo libretto l'arcivescovo, commentando l'icona dell'Eleousa, definisce il modo in cui Dio, la Trinità, si mette in relazione con Maria come una manifestazione del Suo amore euforico per l'umanità e per la creazione. Questo modo di qualificare l'amore di Dio mi ha riportato alle due esperienze amorose che producono euforia in un essere umano: l'innamoramento e la genitorialità. In questi due momenti di sana follia, l'essere umano sperimenta il piacere di una simbiosi che gli consente di superare i limiti del suo essere individuale e lo spinge a donarsi all'altro.
Chi mi ha riportato
indietro e qui dove vivo da questi mondi lontani che ho esplorato? Il profeta Isaia...
" Così sarete allattati e vi sazierete al seno delle sue consolazioni, succhierete e vi delizierete al petto della sua gloria"(Is.56,11)".
Ieri mentre pregavo sui bambini che la comunità consacrava al Cuore di Maria, lo Spirito Santo mi suggeriva che Gesù desiderava il nostro amore, desiderava quei bambini, come da neonato desiderava il seno di Maria...
Ed ecco l'insight: fino ad oggi avevo sempre guardato Maria in questa immagine. In realtà, il protagonista dell'immagine è Gesù. Non mi ero mai resa conto che questa immagine rappresenta il desiderio di Dio di succhiare al mio seno e al tuo, proprio come un neonato desidera il seno di sua madre. Quel seno per un bambino è la vita, il calore, il suo legame col mondo. Il seno è per un bambino oggetto di amore euforico, lo stesso che Dio prova per te...
Continuiamo a vivere questo tempo di risurrezione, ma anche di notte, in attesa del ritorno, vivendo nello Spirito Santo e Maria ogni giorno la frase dell'amata del Cantico(Ct1,13): L'amato mio è per me un sacchetto di mirra, passa la notte tra i miei seni.
Lascia che Dio riposi sul tuo petto...

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