A messa con gli angeli

Mi piacerebbe tanto osservare gli angeli mentre partecipano alla celebrazione dell'Eucarestia. Il Libro dell'Apocalisse ci racconta di molti atteggiamenti celebrativi degli angeli davanti al trono di Dio e dell'Agnello. Ci sono atteggiamenti bellissimi di adorazione e di preghiera che, attraverso la Parola di Dio, ci possono aiutare a celebrare il nostro Signore durante la Messa. Accanto alla Parola, mi tornavano alla mente due episodi  che, per me e per il mio modo di vivere la messa, sono stati davvero fondamentali. 
Il primo: Fatima, autunno 1916. Un angelo appare ai pastorelli Lucia, Francesco e Giacinta. Tiene nella mano sinistra un calice su cui è sospesa un'ostia da cui sgorgano gocce di sangue che finiscono nel calice. L'angelo si prostra fino a terra e dice una preghiera per tre volte. I pastorelli si sentono spinti ad imitarlo. Pregano così: Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, io ti adoro profondamente e ti offro il Preziosissimo Corpo, Sangue, Anima, Divinità di Gesù Cristo presente in tutti i tabernacoli del mondo in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi, delle indifferenze da cui Egli stesso è offeso. Per i meriti infiniti del suo Sacro Cuore e del Cuore Immacolato di Maria io ti domando la conversione dei peccatori.  L'angelo porge la Comunione ai piccoli e insieme ripetono lo stesso atto di adorazione. 
Analizziamo per un momentino insieme, mentre leggi questo post, la scena che ti ho proposto. 
Davanti al calice e all'ostia, che egli stesso, nel porgerlo ai bambini, definisce Corpo e Sangue di Gesù Cristo, l'angelo si prostra tre volte prima di dare l'eucarestia, tre volte dopo averla data. Ho già affrontato in un altro post questo tema, ma ci voglio tornare. In cielo, nel santuario, davanti al Corpo e Sangue di Cristo che si offre a noi ci si prostra ben tre volte prima di riceverlo. Lo stesso si fa dopo averlo ricevuto. 
Ora prova a rileggere la preghiera dell'angelo. Cosa ti risuona? 
A me risuona forte un termine:  INDIFFERENZE da cui Gesù è offeso. Pensa al tuo bisogno di amore e a quanto l'indifferenza può ferire!
Con quanta indifferenza riceviamo l'Eucarestia! Potrai dire, ma io lo ricevo con l'amore nel cuore...ma sia io che te sappiamo bene che l'amore si nutre di gesti che devono essere trasmessi all'altro, altrimenti non è amore. 
Credo che l'angelo ci stia dicendo proprio che, oltre al cuore, Dio ha bisogno di gesti concreti che dicano il nostro amore per lui. 
E poi le parole: la preghiera che l'angelo insegna ai bambini ci fa tornare ancora una volta in mente la festa di Yom Kippur. E' la preghiera del sacerdote che offre l'Agnello per il perdono dei peccati...
L'angelo insegna ai bambini come essere sacerdoti ogni volta che adorano e ricevono il Corpo del Signore.
Il secondo: Vilnius, venerdì 13 settembre 1935. Ascoltatelo dalle parole di Faustina stessa: La sera, mentre ero nella mia cella, vidi un Angelo che era l’esecutore dell’ira di Dio. 
Aveva una veste chiara ed il volto risplendente; una nuvola sotto i piedi e dalla nuvola uscivano fulmini e lampi che andavano nelle sue mani e dalle sue mani partivano
e colpivano la terra. Quando vidi quel segno della collera di Dio che doveva colpire
la terra ed in particolare un certo luogo, che per giusti motivi non posso nominare, cominciai a pregare l’Angelo, perché si fermasse per qualche momento ed il mondo avrebbe fatto penitenza. Ma la mia invocazione non ebbe alcun risultato di fronte
allo sdegno di Dio. (...) In quello stesso istante sentii che nella mia anima c’era la forza della grazia di Gesù. Quando ebbi la consapevolezza di tale grazia, nello stesso momento venni rapita davanti al Trono di Dio. 

(...) Cominciai a implorare Dio per il mondo con parole che si udivano interiormente. Mentre pregavo così vidi l’impotenza dell’Angelo che non poté compiere la giusta punizione, che era equamente dovuta per i peccati. Non avevo ancora mai pregato con una tale potenza interiore come allora. Le parole con le quali ho supplicato Dio sono le seguenti: Eterno Padre, Ti offro il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Nostro Signore Gesù Cristo, per i peccati nostri e del mondo intero; per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi.
La mattina del giorno dopo, mentre entravo nella nostra cappella, udii interiormente queste parole: Ogni volta che entri nella cappella, recita subito la preghiera che ti ho insegnato ieri. Appena recitai quella preghiera, udii nell’anima queste parole: Questa preghiera serve a placare la Mia ira. La reciterai per nove giorni con la comune corona del rosario nel modo seguente: prima reciterai il PADRE NOSTRO, l’AVE MARIAed il CREDO; poi sui grani del PADRE NOSTRO, dirai le parole seguenti: Eterno Padre, Ti offro il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Nostro Signore Gesù Cristo in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero. Sui grani delle AVE MARIA reciterai le parole seguenti: Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero. Infine reciterai tre volte queste parole:Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi pietà di noi e del mondo intero”(Diorio)
Anche qui un altro sacerdote che fa Yom Kippur. Faustina sente di stare davanti al trono di Dio per la grazia che Gesù le ha concesso e offre il suo Signore per il perdono dei peccati. L'indomani 14 settembre, il Signore le dice che ogni volta che, entrando in cappella, reciterà questa preghiera placherà la sua ira...
Hai visto il corpo della suora mentre prega la coroncina? Faustina amava pregare così, definiva questa posizione con le braccia in croce come Gesù... Anche qui il corpo dà testimonionza.
Soffermati, infine sull'ultima frase. "Santo Dio, Santo Forte, Santo immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero". Questa meravigliosa frase è patrimonio di preghiera delle chiese orientali ed occidentali. Nella chiesa orientale è conosciuta come la preghiera degli angeli che stanno davanti al trono di Dio. Questa preghiera si recita prostrati...
Ritornano quindi, anche qui i due elementi che abbiamo analizzato precedentemente la preghiera di offerta sacerdotale e il segno dell'adorazione nel nostro corpo. Paolo ci scrive questo nella sua "Lettera ai Corinzi"6,19: O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!
Noi stiamo meditando molto su queste immagini che ho appena condiviso con voi e stiamo cercando di vivere bene la nostra celebrazione della Messa...
Vi aggiornerò presto...
Sia gloria a Gesù! Vieni, Signore Gesù

 

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