La Luce che viene nel mondo...


Eccoci alla quinta antifona: O Astro che sorgi, splendore della luce eterna e sole di giustizia: vieni e illumina chi giace nelle tenebre e nell’ombra di morte. 
Non sono riuscita a meditare tutte le antifone nel corso dell’avvento insieme a voi, perché la mia connessione a internet a casa non è ancora attiva. I pochi collegamenti che riesco a fare rallentano molto il mio aggiornamento del blog…
Quando facciamo Ain Karim, mi piace che i papà e le mamme svolgano un esercizio molto semplice per far vedere la luce al bambino. L’ho imparato su un manuale per l’educazione alla nascita e l’ho modificato per i nostri incontri con le coppie e le famiglie in attesa.  
Con una candela il papà fa dei movimenti intorno al grembo della mamma e, se lo sente, può recitare delle preghiere o delle benedizioni al ritmo di alcuni cantici spirituali. E’ un momento davvero forte e intenso, nel quale si crea nella famiglia una comunicazione speciale, importantissima per il benessere, a tutti i livelli, di ogni membro del nucleo.
E’stato commovente vedere l’intensità dell’amore che può circolare durante questi esercizi e si è rivelato davvero divertente lasciare che anche i fratellini e/o le sorelline maggiori facciano questo piccolo gioco.
In questi giorni, leggendo il libro di cui vi ho parlato nel post precedente(In nome della madre), ho letto con piacere che l’autore fa fare a Maria lo stesso gioco! Maria si mette al sole su un terrazzo, si scopre la pancia e lascia che il sole e il bambino facciano conoscenza.
Provate a immaginare Gesù nel grembo di Maria che percepisce la luce. Penso ai saltelli e alle capriole di gioia che quel piccolo poteva provare davanti alla luce, soprattutto pensando agli effetti che quella stessa luce avrebbe portato a chi era rinchiuso, impantanato in tenebre fitte, nelle tenebre della morte.
Egli, che, con il Padre e lo Spirito Santo, nella creazione, pensava al sole e lo creava, per simboleggiare nel mondo ciò che la sua vita dà nello spirito, ora sente il sole come un uomo, ne percepisce la luce, sente il corpo della sua mamma riscaldato, ne riceve gli effetti benefici. E gioisce, perché le sue creature riceveranno da Lui tutto questo e molto di più: la possibilità di godere per sempre della luce di Dio, perché Egli sarà la loro lampada…
 Vogliamo oggi avvinare la nostra piccola luce, la luce della nostra fede, sul grembo di Maria. Lasciamo che Gesù veda la nostra piccola luce e provi gioia a sentire che Egli è la nostra salvezza e che noi ci fidiamo e aspettiamo il nostro riscatto totale quando non avremo più bisogno né della luce della fede, né di quella del sole, perché vedremo la potenza della sua luce in tutto il suo splendore.
Amen! Con tutto il cuore vogliamo conservare la nostra piccola luce della fede per te, Signore, perché, al tuo ritorno, tu possa sentire con quale grande desiderio, insieme a tua madre e a tutta la chiesa, anche noi ti abbiamo atteso. Marana thà, vieni Signore!!!

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