le chiavi del grembo di Dio...

Oggi meditiamo la quarta antifona: "O chiave di Davide e scettro della casa di Israele che apri e nessuno chiude, chiudi e nessuno apre, vieni a liberare coloro che giacciono nelle tenebre e nell'ombra di morte". 
Le porte che Dio apre a Davide, lo abbiamo sentito domenica a Messa, hanno uno speciale collegamento. Esse consentono a Dio che è Spirito di entrare nella carne dell'uomo e all'uomo, che è carne, di entrare nella casa di Dio.
Oggi è il mio onomastico e ho ricevuto in regalo da mia sorella un libro che mi ha illuminato molto. Mi aveva preso tantissimo il titolo: "In nome della madre". Avrei voluto divorarlo, ma non appena ho cominciato a leggere il Prologo, il pianto mi ha impedito di andare avanti. In quel Prologo viene resa in maniera davvero "sensibile"il concepimento di Gesù. Vi riporto qualche frase:  “Non è strano in natura inseminarsi al vento, come i fiori…Il vento si avvitò al suo fianco sciogliendo la cintura lasciò seme nel grembo”.
Mi è riecheggiato potentemente nel cuore il versetto del profeta: “Io che apro il grembo non farò partorire?”. Ecco la meraviglia di questa antifona: la chiave di Davide è la possibilità per noi di entrare nel mondo di  Dio e per Dio di entrare nel nostro mondo. Gesù è questa possibilità e il grembo di Maria è il luogo inaccessibile, la porta chiusa, da cui si può effettuare questo passaggio.
Ieri, a conferma di tutto questo mi è arrivato un sms che ha sottolineato la strana azione di Dio nella nostra vita e la potenza di Gesù che è la chiave del Paradiso. Due anni fa circa, quando abbiamo cominciato a sentire la forza della chiamata dello Spirito Santo alla preghiera per la vita, una ragazza Marisa, che, per caso, si è trovata alla preghiera, ci ha testimoniato che aspettava una bambina. Dopo 6 mesi di gravidanza, Marisa ha perso la bambina. Siamo rimasti tutti un po’ scioccati. Io, in particolare, ho sentito di dirle di pregare, perché la sua bambina avrebbe protetto la sua sorellina, ma sapevo che questa era una prova per il nostro ministero, più che per Marisa. Siamo noi che dobbiamo credere di più…
Ieri, Marisa mi scrive: “Tomma, ringrazia la Madonna di Guadalupe, perché è nata Serena. Dio ha ascoltato la nostra preghiera”.  Era il regalo di onomastico che Dio mi ha fatto. E proprio ieri, in tutti i segni c’era lei, Maria, incinta, la magnifica ed unica serratura per la chiave che Dio ha donato alla stirpe di Davide.
Incinta penso sia uno degli attribui più potenti di Maria, perché nella sua gravidanza si realizza la profezia dell’apocalisse che preghiamo in questa antifona: “Dove Egli apre nessuno chiude e dove chiude nessuno apre”. In maniera squisitamente poetica, anche il libro di cui vi ho parlato sopra, racconta di questo riferendosi ad una delle M che in ebraico compone il nome Miriam: “Miriam ha due emme, una d’esordio e una terminale. Hanno due forme opposte. La emme finale, mem sofit in ebraico, è chiusa da ogni lato. Quella iniziale è gonfia e ha un’apertura verso il basso. E’un’emme incinta”.

La storia della salvezza comincia dall’incontro con questa donna incinta, che anche tu oggi possa cominciare o ricominciare la storia della tua salvezza incontrando lei, incinta, che porta nel grembo la chiave per aprire l’inaccessibile…

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