Un'offerta bruciata al fuoco dello Spirito Santo

Ieri, siamo finalmente riusciti a fermarci un pò davanti al Signore per ascoltare i suoi suggerimenti riguardo a questo tempo di quaresima. Per noi, i tempi forti della chiesa sono davvero molto importanti perchè ci aiutano ad entrare nel mistero della vita spirituale.
Chi ci legge sa bene che la nostra riflessione spirituale quest'anno è legata alla grande festa di Yom kippur. Questa festa veniva preparata con un tempo di 40 giorni in cui il cuore poteva diventare docile davanti al Signore per poter essere scritto nel Libro della Vita.Credo che la chiesa, illuminata dallo Spirito Santo, abbia istituito questi 40 giorni proprio per prepararci al grande giorno di Yom kippur per noi cristiani che è il Venerdì Santo. Come dice Edith Stein, proprio in quel giorno Gesù si presenta al mondo nelle vesti di Agnello e in quelle di Sommo Sacerdote.
Noi, nella nostra comunità, ormai da alcuni anni viviamo la festa biblica di Yom kippur in quaresima per prepararci ai grandi eventi della settimana santa e della resurrezione. Quest'anno però vogliamo stare molto attenti non solo alla profezia di Gesù in Yom Kippur, ma vogliamo concentrarci sul suo ritorno e su come vivere con il cuore giusto l'attesa per il suo ritorno.
Lo Spirito Santo ci ha donato una parola che, a me personalmente, ha fatto apparire nel cuore due emozioni: una forte attrazione e un senso di timore.  La riporto di seguito: "Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima?Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni. In verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell'uomo venire nel suo regno»."(Mt.16,24-28)
Un rabbino messianico in un suo insegnamento su Yom Kippur diceva che il grande percorso di pentimento fino a Yom Kippur consiste nel mettere nelle mani del nostro Sommo Sacerdote Gesù, attraverso i nostri pastori, tutti i peccati e le mancanze che troviamo nel nostro cuore. Nel giorno di Yom Kippur infatti, ogni pastore (egli si riferiva ai padri e a chiunque avesse responsabilità sulle comunità) rappresenta il popolo che il Signore gli ha affidato davanti al Sommo sacerdote, Gesù. Se noi non affidiamo i peccati ai nostri pastori e i nostri pastori non li affidano al Sommo Sacerdote, essi non verranno perdonati...
Mi faceva sorridere, perchè, letta in chiave cattolica, questa catechesi ci dice cose molto interessanti sul Sacramento della Confessione...
Gesù, però, ci ha chiesto molto di più. Ci ha chiesto di prendere la Croce e seguirlo!!! 
Nella nostra condivisione, veniva fuori dai fratelli che questi 40 giorni sono il fidanzamento per preparare il nostro cuore a dire in Lui: "Questo è il mio corpo"...
E'decisamente un'affascinante e seduttiva immagine sponsale. E' anche altrettanto decisamente un'immagine sacrificale...
Ci siamo chiesti: "Signore, come si fa?". Ed Egli ci ha dato una sola risposta, la stessa che ci aveva dato Maria il 2 febbraio al Palavesuvio: "Invocate lo Spirito Santo". 
Lo Spirito Santo è quel fuoco di passione e di sacrificio che consentirà al nostro cuore di tornare all'altare per lasciarci bruciare d'amore. Il passaggio in quel fuoco ci aprirà le porte del banchetto e della dimora nuziale. 
Solo se lo seguirai sul Golgota potrai bagnare le tue vesti nel suo sangue, lavarle con la sua acqua, essere infiammato dal suo fuoco. Lì capirai che lo sposo quando ti vede sull'altare steso per l'offerta offrirà se stesso al tuo posto...lì comprenderai l'amore, perchè Egli ti risusciterà col suo amore...
 E poi tornerà e quando ti guarderà ripeterà per te le parole dell'amato del Cantico: "Come sei bella, amata mia"...


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