Isabel, un segno di speranza per il suo quartiere e la nostra comunità

Oggi voglio condividere con voi una gioia che il Signore ha concesso alla nostra comunità. Questa gioia è arrivata con la nascita di Isabel, la figlia di una delle famiglie della nostra comunità parrocchiale.
Isabel è la quarta figlia di Loana e Lino  e per farvi capire la grande opera del Signore della vita di questa bambina, vi devo raccontare come ho conosciuto i suoi genitori e come abbiamo vissuto la sua attesa insieme con loro attraverso il nostro intervento di educazione alla nascita cristiana Ain Karim.
Ho incontrato Loana e Lino per la prima volta al corso prematrimoniale qualche anno fa. Erano una coppia di conviventi, con figli, che, ad un certo punto della propria vita, ha deciso di celebrare cristianamente il loro matrimonio. Proprio durante il corso, Loana e Lino mi avevano raccontato delle tentazioni che presto si sono insinuate nella loro mente: "Noi viviamo già insieme, abbiamo dei figli, perchè questa idea di celebrare il matrimonio? A questa tentazione hanno risposto in modo semplice con una frase che mi hanno ripetuto ancora ieri quando sono andata a vedere Isabel per la prima volta: "Perchè con Gesù è un'altra cosa!"
In questi anni, hanno camminato con le nostre famiglie e abbiamo notato la loro maturazione soprattutto nella presenza alla messa domenicale. Proprio durante un incontro con le famiglie ci annunciano di aspettare il quarto figlio...
E ora vi descrivo le testimonianze sulla "venuta di Isabel" nella loro vita.
Lino ci ha raccontato che quando sua moglie gli aveva detto di essere in attesa per due mesi era entrato in una sorta di panico. Il suo atteggiamento è davvero comprensibile: vivono in un quartiere difficile del nostro territorio parrocchiale. Educare un figlio in certi ambienti è una responsabilità triplicata...poi c'è la situazione economica...Lino è un operaio e Loana non avrebbe potuto lavorare per mesi. Come avrebbero fatto?
Un giorno Lino parla con sua madre che è una donna di fede delle sue preoccupazione. La signora dice al figlio: "Non ti preoccupare. Gesù non abbandona nessuno. Vai a Messa e vedi che ti dice."
Lino, sempre pieno di preoccupazione, viene in chiesa e il Vangelo di quel giorno é: "Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?  E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena".
Da quel momento, Lino ha cominciato a vivere una grande serenità interiore. Sa che è difficile, ma sa che c'è un Padre che provvederà ai bisogni di tutti.
E ora la testimonianza di Loana. Il suo era un quarto cesareo e prima di entrare in sala operatoria il medico le aveva detto che non avrebbe garantito per il suo utero. Loana rassicurò il dottore e questo, anche per me che la conosco, è già un miracolo, perchè è molto ansiosa. In sala op


eratoria, ci ha raccontato di vivere una grande pace, inoltre ha detto: "Io non ho visto niente, ma ad un certo punto mi sono messa a pregare perchè Gesù era lì". I medici le chiedevano cosa stesse facendo e lei rispondeva: "Sto pregando".
All'uscita dalla sala operatoria, racconta alla mamma di una nostra sorella che Gesù l'aveva accompagnata e la signora le risponde che anche sua figlia prima che andasse in ospedale le aveva detto: "Gesù è con Loana". Sono scoppiate a piangere insieme...intanto la bambina è nata, l'operazione è riuscita e l'utero è salvo...
E poi c'è il nome: una nipotina di Loana aveva detto che avrebbe dovuto chiamarla così perchè le era stato suggerito...e poi Loana ieri ci ha detto: "Isabel è Elisabetta di Ain Karim...". Per me è commovente che i genitori ritengano significativa questa esperienza...
Noi facciamo un piccolo rito di presentazione dei bambini di Ain Karim alla comunità: invitiamo chiunque sia vicino a noi geograficamente a venire a vedere la piccola e a gioire con noi. La faremo in un giorno importante per Ain Karim, il 12 dicembre, festa della Vergine di Guadalupe, la Vergine incinta protettrice della vita...vi aspettiamo!
Maranathà, vieni Signore!

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