Piante della terra, benedite il Signore

La meditazione davanti all'albero e al presepe, in questi giorni, mi riconnette profondamente con dei vissuti arcaici interiori ed esteriori molto forti che voglio condividere con voi oggi.
Vi ho già detto, nei post precedenti che mi piace riscoprire le storie antiche del Natale, le tradizioni e le leggende che le hanno generate. In questo processo di riscoperta, incontro i grandi evangelizzatori che il cristianesimo ha avuto e resto meravigliata dall'Intelligenza che lo Spirito Santo ha saputo dare loro nello svolgimento del ministero.
Ieri, ho portato l'incenso benedetto per le stanze del nostro Centro. Ho lasciato accese solo le luci delle candele mentre si diffondeva l'odore e la benedizione di Gesù nei luoghi dove accolgo tutte le sofferenze, i pianti e le rinascite di chiunque si rivolga a noi per chiedere aiuto. Nel frattempo, il mio pensiero era rivolto ai santi evangelizzatori di cui vi ho parlato sopra. Essi sono stati in grado di relazionarsi con gli elementi, oltre che con gli uomini, perchè tutto portasse lode al Signore. Il fumo saliva al cielo e io pensavo a quell'Intelligenza che ha saputo vedere come usare con amore gli elementi della terra per il bene, per il Vangelo, per portare la guarigione.
L'incenso e i nostri sempreverdi, l'abete e il pino, hanno una profonda correlazione. Ildegarda, infatti, nel Medioevo, usava le resine di questi alberi per fumigare gli ambienti. Una sua affermazione interessante, che poi richiama anche la scelta dell'abete per l'albero di Natale da parte di S. Bonifacio, è questa: "Gli spiriti odiano l'abete ed evitano il luogo in cui esso cresce". Anche per questo noi a Natale decoriamo l'abete, perchè santi come Ildegarda e Bonifacio li hanno indicati come elementi che riportano a Cristo.
Il fumo dell'incenso ha la caratteristica di aprire all'uomo un varco di desiderio per poter raggiungere il cielo e al cielo di proteggere l'uomo. Noi oggi usiamo l'incenso in grani e trattiamo queste sostanze in maniera un pò frettolosa e generica, ma i nostri santi, anticipando i trattati di aromaterapia, hanno individuato proprio attraverso un'intelligenza che viene dallo Spirito Santo le caratteristiche terapeutiche integrali di queste sostanze. Più tardi, l'erboristeria ha cominciato a riconoscere le virtù benefiche sull'organismo e sulla psiche.
Papa Francesco ci dice che la potenza della redenzione ha avuto un impatto profetico anche sulla creazione (cfr. Laudato si). Io credo che lo Spirito Santo ci stia annunciando una nuova domenica di redenzione che si trova scritta nel libro dell'universo e che forse non siamo stati ancora in grado di leggere. Io chiedo allo Spirito Santoche ci dia questa nuova luce di interpretazione della profezia di redenzione nella natura e aspetto e offro la mia vita perchè si realizzi questa meraviglia che è descritta nel libro dell'Apocalisse:"E mi mostrò poi un fiume d’acqua viva, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello.  In mezzo alla piazza della città, e da una parte e dall’altra del fiume, si trova un albero di vita che dà frutti dodici volte all’anno, portando frutto ogni mese; le foglie dell’albero servono a guarire le nazioni" (Ap. 22,1-2).
 Amen! Maranathà, vieni Signore!

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