Ci bruciano per eliminare la nostra Bellezza

In questi giorni tante lacrime sono cadute dai nostri occhia a causa dei terribili incendi che hanno coinvolto tante parti della nostra Campania.
Il nostro Vesuvio, qui ad Ercolano, è stato completamente invaso dalle fiamme. Ci sono stati giorni in cui il cielo era rosso e il nostro Parco Nazionale bruciava in maniera inesorabile.
Abbiamo avuto paura sia perché il fuoco stava per arrivare alle abitazioni sia perchè, lo scrivo con enorme dolore, sul Vesuvio all'interno del Parco Nazionale (area protetta) vi sono ben due discariche. In quelle discariche, che sono una ripugnante macchia sulla bellezza unica del nostro territorio, sono stati sversati rifiuti tossici di ogni tipo. Se le fiamme avessero lambito le discariche si sarebbe verificata una situazione pericolosa per tutto il territorio. Avremmo pagato sulla salute, molto di più di quanto non stiamo già pagando.
Sono stati giorni difficili per noi e lo sono ancora per tanti abitanti dei paesi vesuviani.
Ieri, altri roghi sono stati appiccati a Ponticelli, proprio vicino alla parrocchia dei SS. Pietro e Paolo dove svolgiamo il nostro ministero. Alcuni amici hanno dovuto lasciare le case fino a notte inoltrata perchè c'era il rischio che l'incendio arrivasse ai loro appartamenti.
Ora, però, dopo aver alzato la voce contro queste mani criminali che vogliono deliberatamente distruggere la nostra terra per i loro interessi, voglio raccontarvi due belle esperienze di cui sono testimone.
La prima riguarda i cittadini vesuviani. Credo che si sia dato in questo giorni un bellissimo messaggio di collaborazione tra le istituzioni, il volontariato e la cittadinanza locale. Tantissime persone hanno collaborato per spegnere gli incendi, hanno difeso gli animali, si sono fatti in quattro per aiutare in qualche modo.
La seconda bella esperienza è legata ad uno dei miei luoghi del cuore. Sul Vesuvio, nei pressi di quota 1000, c'è un altare molto carino che, in tanti momenti, è stato per me luogo di meditazione. All'inizio del mio impegno parrocchiale a Ponticelli, ormai più di 10 anni fa, ho fortemente voluto che potessimo celebrare una messa in quel luogo. Proprio quel piccolo spazio sacro, grazie a Dio, non è stato toccato dagli incendi! Io credo che questo sia un segno di Dio: Egli ci dice che il nostro Vulcano è suo. 
Credo, inoltre, che questo segno ci debba convertire profondamente. Se il Vesuvio, questo simbolo così importante della nostra terra appartiene a Dio, è necessario che noi lo proteggiamo. Non possiamo lasciarlo nelle mani del male e dei suoi operatori. Questo vulcano meraviglioso è la mia, la tua identità ed è necessario rispondere direttamente e coraggiosamente per difenderlo e valorizzarlo. 
Lo stesso vale per ogni angolo del nostro territorio.
Se lasceremo che la nostra identità sia usurpata nel nostro Vesuvio, pagheremo le conseguenze perchè i nostri corpi, le nostre emozioni, le nostre anime, la nostra collettività è impastata della terra di questo vulcano. 
Maranthà, Vieni Signore!

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