Meditazioni per la festa dell'Immacolata, ottavo giorno. La donna

Oggi si fa un gran parlare del ruolo della donna nella chiesa. Effettivamente, papa Francesco ha consentito a delle donne, ruoli di leadership in Vaticano. Secondo me, affidare un compito non basta... Ci sono due parole che vorrei sottoporre a chi sta facendo con me queste meditazioni: ALTERITA' e COMPLEMENTARIETA'. L'essere donna comporta una specificità dell'essere, del fare e del relazionarsi. E', inoltre, una specificità che non può essere relegata ad ambiti o a gruppi o a congregazioni, ma è legata all'interrelazione. Il femminile e il maschile in questo mondo contemporaneo, sono feriti e lo sono anche nella chiesa. C'è bisogno in noi, in ciascuno, secondo me, di una riconciliazione tra maschile e femminile. Maria mostra come il femminile sia riscattato da Dio, sia un volto, un'immagine di Dio, indispensabile al mondo e alla chiesa. Senza il femminile neppure Dio nasce!
Lo Spirio Santo che "sta lì a covare le acque", come dice il libro della Genesi, in ebraico, è una persona femminile. Rende gravida Maria, perchè la Ruah è sempre gravida, sempre partorisce, qualsiasi cosa faccia crea Vita. L'esercizio spirituale di oggi è proprio quello di pensarci come donne nella chiesa o se siamo uomini,Io di pensare quanto il nostro cuore sia pronto all'interrelazione con il femminile, nella vita e in generale. S. Luigi Maria da Monfort dice che Maria avrà un ruolo nella vittoria finale. La Cabala ebraica dice che la donna porterà il mondo intero a guardare Dio faccia a faccia, a mettersi a livello di Dio. A me, personalmente, non interessa che gli uomini mi diano un ruolo nella vita ecclesiale. Mi interessa esserci nella chiesa come nel mondo, con il mio modo di pensare, di vivere e di amare. Proprio questo è difficile! Non vi propongo un' immagine mariana, ma Cerula, la donna del Vangelo nelle Catacombe di S. Gennaro a Napoli. E cito il professor Niola, in un articolo apparso su Avvenire il 19/10/2011: "Napoli può essere salvata solo dalle donne. In questo fertile sottosuolo, Napoli può ripensare se stessa". Io sono convinta che questo valga per l'intero mondo. Maranathà, vieni Signore!

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