Una visione materna della malattia

S. Giovanni Paolo II, il 13 maggio 1992, stabilisce che l'11 febbraio, ricorrenza di Nostra Signora di Lourdes,sarebbe anche stata la Giornata del malato. L'istituzione di questa particolare giornata coincide in qualche modo con la sua esperienza del morbo di Parkinson, che gli era stata diagnosticato l'anno prima, nel 1991. Lo Spirito Santo ha ispirato il Papa su un aspetto molto interessante, secondo me: l'atteggiamento femminile e materno verso la malattia. Istituendo, infatti, questo momento di meditazione sulla malattia, nel giorno in cui si ricorda che Maria a Lourdes è diventata un riferimento per chi soffre, ci invita, invita la chiesa tutta, a guardare come Maria si è posta verso la sofferenza. A me, in particolare quando lavoro con i bambini ammalati, dà forza pensare a Maria. Il pensiero di come si sia comportata riesce a motivarmi quando, davanti alle croci di alcuni o di quelle dei miei cari, mi viene da urlare: "Perchè?", o di scappare via, come hanno fatto gli apostoli.
Due immagini sono estremamente eloquenti per spiegare quallo che intendo dire. La prima è che Maria "sta presso le croci" fino al momento della morte. E'un atteggiamento molto confortante sia per chi soffre sia per coloro che stanno vicini. Maria ci insegna che "stare", è ciò che basta. Noi, invece, vorremmo "fare". Sempre. Maria ci insegna a condividere i destini per quanto ingiusti e terribili siano. E', almeno per me, immensamente difficile, ma, quando chiedo aiuto a Maria, ogni volta, ricevo aiuto in questo. Provateci! La seconda immagine viene proprio da Lourdes. Dall'acqua. Mi aiuta leggere il mistero dell'acqua di Lourdes, come di tante acque di purificazione, che ci sono state donate in alcuni posti della terra, in continuità con la mikvah ebraica.
La mikvah è un riito di ppurificazione che gli ebrei fanno in momenti particolari della vita. Se pensiamo alle parole di Maria a Lourdes, ne vediamo bene il nesso: Maria ha detto a Bernadette in una della apparizioni: "Lavatevi, purificatevi". La mikvah è un rito di purificazione che, volendo generalizzare tantissimo, ci prepara a momenti di pariticolare vicinanza con Dio. Maria ha trovato un modo per portare una tradizione ebraica (le ha sempre rispettate tutte) nelle nostre chiese cristiane! Gli ammalati, come tutti lì a Lourdes, si immergono nell'acqua per incontrare Dio in modo più intimo. E' molto potente immaginare Maria che ci immerga per lavarci, per pulirci, per dare modo a Dio di guarirci. Mi fa visualizzare la cura di chi si occupa quotidianamente delle semplici azioni, di nutrimento, di lavaggio di pulizia verso chi certe azioni non può più compierle. Mi piace molto che Papa Francesco ci dica, in questo senso, che noi non siamo chiamati a guarire: Gesù guarisce! Noi siamo chiamati a prenderci cura, come fa, come continua a fare Maria, nostra Madre.
Maranathà, vieni Signore!

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