Benedetto Colui che viene nel nome del Signore

Oggi Gesù entra in maniera trionfante nella città di Gerusalemme, la citta di Dio, dove verrà crocifisso e risorgerà. C'è un grido tra la folla, che ho scelto come titolo di questo post, che mi ha colpito molto, da sempre. E' questo: "Benedetto Colui che viene nel nome del Signore!" Quando ascolto le catechesi degli ebrei messianici, cioè degli ebrei che hanno riconosciuto Gesù come Messia, mi commuove sempre questa spiegazione:"Baruch Haba B'shem Adonai-Benedetto Colui che viene nel nome del Signore"è la frase con la quale Israele si aspetta di accogliere il Messia".
Un' altra cosa mi salta agli occhi oggi: le palme sventolate. Anche quello è un segno di accoglienza del Messia o meglio della presenza di Dio che viene a dissetare nel deserto. Lo vediamo nella festa biblica di Sukkot, delle Capanne. Una festa nella quale Israele, insieme a tutti i popoli, fa festa a Gerusalemme per l'acqua che gli viene donata. Oggi questa immagine è molto evocativa anche dei martiri. Il 24 marzo la chiesa fa memoria, infatti, di S. Oscar Romero e di tutti i missionari martiri che hanno dato la vita per il Vangelo!
Sembra che oggi i martiri, in maniera speciale facciano da voce guida in questa lode, in questo grido che si leva al Messia che viene. Voglio da qui in poi, insieme a voi, rivolgermi direttamente a Gesù per accompagnarlo in tutte le Gerusalemme di questo nostro tempo con i martiri, il cui sangue si unisce a quello del Signore per dare forza a noi: "Benedetto Colui che viene nel nome del Signore, tra i morti delle guerre in Ucraina, a Gaza, nelle guerre dimenticate dell'Africa, nelle lacrime di chi resta e di chi ha fame e sete di tutto. Benedetto Colui che viene nel nome del Signore, nella violenza consumata in quel teatro a Mosca, nella violenza di alcuni paesi in sud America, nei campi profughi. Benedetto Colui che viene nel nome del Signore, sui gommoni del Mediterraneo, per le strade di confine di ogni posto dove i profughi cercano asilo. Benedetto Colui che viene nel nome del Signore, in famiglie che sono luoghi di prigione, di solitudine, di schiavitù, di violenza e di prevaricazione. Benedetto Colui che viene nel nome del Signore, nella sofferenza innocente, nei letti di ospedali, nella malattia mentale e spirituale. Benedetto Colui che viene nel nome del Signore, per la strade che noi, come chiesa, non siamo in grado di raggiungere o che non riusciamo a vedere e in quelle che non ho ricordato qui. Benedetto tu, Gesù, Colui che viene nel nome del Signore, che oggi vieni nella mia Gerusalemme del Cuore e nei miei no, nei miei "crocifiggilo!", nella mia mancanza di amore, nel luogo dove Io mi metto al posto del tuo Amore. Baruch Haba B'shem Adonai, perchè sempre tu sei la Resurrezione. Amen. Maranathà, vieni Signore!

Commenti