In questi giorni sono stati pubblicati due articoli molto interessanti sulla spiritualità che Papa Leone sta offrendo alla chiesa. Per me sono stati molto illuminanti, soprattutto per confermarmi rispetto a ciò che lo Spirito Santo sta suggerendo anche a me, e ho pensato di suggerirveli, cosicche, magari, possano ispirare anche voi. E forse, come è stato per me, potranno anche per voi diventare lampade sul sentiero.
Il primo di essi è stato pubblicato su Avvenire, l'8 luglio. E' stato scritto dalla professoressa di filosofia medievale dell'Università Cattolica di Milano, Paola Muller. Si intitola "Chi sono io?". Seguendo Agostino nel cammino verso Dio.Il titolo già dischiude una domanda che ci accompagna per tutta la vita: “Chi sono io?”. È un viaggio interiore sulle orme di Agostino, alla ricerca di Dio che sempre ci abita, anche quando ci crediamo soli. Puoi leggerlo al link:
Il secondo è uscito ieri sul sito "Vatican News". E' della giornalista Tiziana Campisi e si intitola "L'interiorità", l'insegnamento di Agoostino e il magistero di Leone.Puoi leggerlo qui:
Entrambi gli articoli offrono riflessioni dense e luminose sulla spiritualità che Papa Leone sta testimoniando con forza e delicatezza alla Chiesa di oggi. Per me sono stati una conferma, un’eco di ciò che sento da tempo nel cuore e che riconosco come ispirazione dello Spirito Santo.
💫 Guardarsi nel cuore. È questa la chiave. Una pratica spirituale che non si improvvisa, che chiede coraggio, pazienza e verità. Papa Leone ci invita a questo movimento interiore, e lo fa con una sincerità disarmante: “Scendere nel cuore può farci paura, perché lì ci sono delle ferite”. Eppure proprio lì, in quelle ferite, può fiorire la guarigione.
💧 Il cuore non è solo un luogo di introspezione: è il tempio dell’incontro. Un luogo abitato. Come ricordava oggi Papa Leone citando Benedetto XVI, è nel cuore che incontriamo l’altro e, ancor di più, Dio. Non siamo chiamati a un’esplorazione fine a sé stessa, ma a un incontro trasformante, che ci restituisce a noi stessi e ci apre all’amore.
🎧 In questo ascolto del cuore, fondamentale è l’ascolto vero, profondo, critico. Il Papa ci ricorda che il dialogo autentico nasce da un ascolto che non è passivo, ma vigile e partecipe. E da questo ascolto nasce la preghiera, che non è solo parola detta a Dio, ma spazio abitato da Lui.
📖 E poi c’è la memoria. Quella memoria spirituale che Sant’Agostino ci insegna a custodire come tesoro del cuore. La professoressa Muller, nell’articolo su Avvenire, cita una delle frasi più struggenti e vere del vescovo di Ippona: “Tardi ti amai, bellezza tanto antica e tanto nuova...”. È nel ricordo vivo dell’incontro con Dio che il nostro futuro prende senso e luce.
✨ Queste letture mi hanno rinnovato nella speranza. Mi hanno ricordato che il nostro servizio alla Chiesa nasce sempre da un cuore che si lascia trasformare, da una vita che si consegna al mistero con fiducia. Siamo membra vive della Sposa dell’Agnello, ciascuno con la bellezza unica della propria chiamata battesimale.
Maranathà. Vieni, Signore Gesù.
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